Un sito decente per l'ONU?

Un sito decente per l'ONU?

La travagliata organizzazione internazionale non ha mai avuto un rapporto fluido con la rete. Mancano i fondi per fare del suo sito un punto di riferimento davvero international
La travagliata organizzazione internazionale non ha mai avuto un rapporto fluido con la rete. Mancano i fondi per fare del suo sito un punto di riferimento davvero international


New York (USA) – Chi digita www.un.org non sempre trova ciò che cerca in una lingua a lui comprensibile. Il sito delle Nazioni Unite è infatti uno dei siti più importanti del mondo ma è anche uno di quelli per i quali le tribolazioni non hanno mai fine.

Uno studio condotto in sede ONU, e raccontato all’assemblea dal segretario Kofi Annan , ha dimostrato che nel mese di giugno 2004 delle 26 milioni di pagine consultate quasi 21,2 milioni erano pagine in inglese. Come a dire, dunque, che le molte altre lingue disponibili per la consultazione non hanno avuto lo stesso “appeal” dei materiali disponibili in inglese.

Questo avviene anche perché molti, moltissimi dei materiali che l’ONU mette alla libera consultazione, semplicemente non vengono tradotti in molte lingue; alcuni vengono pubblicati nella sola versione inglese e così rimangono.

Ovvio che tutto questo abbia sollevato proteste da parte di diversi delegati che chiedono una traduzione più pronta e diffusa nelle diverse lingue. Una situazione imbarazzante a cui Annan, ancora una volta, ha dovuto rispondere spiegando che fondi e risorse scarseggiano e che tradurre tutto è pressoché impossibile.

Ma le proteste montano: i documenti in francese, cinese o arabo sono ben poco consultati e in nessun caso una lingua che non sia l’inglese riesce a caratterizzare più di 1,2 milioni di pagine/mese aperte sul sito.

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Pubblicato il 6 ott 2004
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