Un tutorial per hackare le reti wireless

Un tutorial per hackare le reti wireless

Un'azienda statunitense, per pubblicizzare i suoi prodotti di sicurezza informatica, ha pubblicato sul suo sito un video che rivela qualche tecnica di hacking
Un'azienda statunitense, per pubblicizzare i suoi prodotti di sicurezza informatica, ha pubblicato sul suo sito un video che rivela qualche tecnica di hacking


Roma – La pubblicità ormai ha superato qualsiasi tipo di frontiera, ma la Fiberlink , società specializzata in sicurezza informatica, ha voluto spostare la comunicazione marketing su un altro piano. Quello dell’informazione estrema , dove con un filmato vengono mostrate le tecniche basilari per hackare un network wireless, sniffare un account e “prendere” il controllo di un qualsiasi PC in rete.

Darren W. Miller, redattore del sito specializzato in sicurezza CastleCops , ha scoperto l’iniziativa e, seppur con qualche dubbio, ha pubblicato un articolo al riguardo. La dovizia di particolari del video, infatti, pone qualche interrogativo sotto il profilo etico. Mostrare le tecniche che vengono utilizzate dagli hacker per violare le reti deve essere considerata un’azione sbagliata, magari anche perseguibile?

Miller è dell’idea che la divulgazione di questa iniziativa non possa essere condannata, perché le informazioni contenute nel video sono potenzialmente di dominio pubblico – basta infatti comprare un libro sull’argomento o frequentare qualche forum per arrivare alle stesse conclusioni.

Eppure su alcune community online questo ha creato scalpore. La domanda che si pongono un po’ tutti è quale debba essere il limite dell’informazione correlata ai sistemi di sicurezza. Spiegare quali possano essere le falle di un sistema è ben diverso dal cercare i dettagliare le modalità di hacking. Il dibattito è aperto, ma certamente Fiberlink ha raggiunto lo scopo. Far parlare di sé e sensibilizzare gli utenti al problema.

In sé il video , disponibile in streaming, residente sul sito ufficiale di Fiberlink, permette di comprendere quanto sia facile e di quali strumenti si abbia bisogno per violare la sicurezza altrui. Il tutto è stato realizzato con grande professionalità visto che slide esplicative e commenti degli esperti guidano passo dopo passo nel mondo dell’hacking. Perché tutto questo? Per promuovere le ultime produzioni in fatto di sicurezza realizzate dall’azienda. Le necessità di mercato basteranno a raffreddare le polemiche?

Dario d’Elia

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Pubblicato il
17 gen 2006
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