USA, arrestato per un sito osceno

USA, arrestato per un sito osceno

Le motivazioni risiedono anche nelle pratiche adottate dal webmaster, che andava a caccia di materiali raccapriccianti provenienti dalle truppe americane in Iraq
Le motivazioni risiedono anche nelle pratiche adottate dal webmaster, che andava a caccia di materiali raccapriccianti provenienti dalle truppe americane in Iraq


Lakeland (USA) – Christopher Michael Wilson è stato arrestato venerdì scorso dallo sceriffo della Polk County (Florida) per aver pubblicato online foto oscene. Le accuse riguarderebbero non solo la distribuzione di contenuti pornografici sul proprio sito web, in hosting in Olanda, ma anche la pubblicazione di materiale considerato “raccapricciante”.

Già, non si tratterebbe di porno patinato, ormai a misura estetica di numerose campagne pubblicitarie, ma di una ricca selezione di corpi martoriati e mutilati. L’offerta alternativa del sito di Wilson comprendeva infatti fotografie provenienti dai campi dell’Iraq e dell’Afghanistan, e, secondo l’accusa, direttamente fornite da alcuni soldati statunitensi in cambio di accessi porno gratuiti.

Il Pentagono ha già commentato ufficialmente l’accaduto, specificando che non esistono prove che le foto siano state spedite da soldati statunitensi. Per ora Wilson rimarrà in carcere fino al processo; la cauzione prevede un versamento di 151mila dollari.

“Nei miei 33 anni di esperienza, questo è uno dei più terribili esempi di materiale osceno e ripugnante che abbiamo mai sequestrato”, ha dichiarato Grady Judd, lo sceriffo che ha attuato l’arresto.

Secondo Judd le autorità federali non sono sembrate troppo interessate alla questione. Da un lato bisogna tenere conto che non si è ancora spenta l’eco dello scandalo della prigione di Abu Ghraib, dall’altro negli USA è storicamente invalsa una notevole tolleranza attorno a certi materiali pubblicati online.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
10 ott 2005
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