La nuova speranza per i malati di cancro con quadri clinici complessi arriva dal Barnes-Jewish Hospital , dove per la prima volta è stato usato un dispositivo avveniristico in grado letteralmente di “cuocere” a fuoco veloce le cellule tumorali . Lo strumento si chiama Monteris AutoLITT , è dotato di una precisione mai sperimentata prima ed è già stato approvato dalla Food and Drug Administration statunitense.
Monteris AutoLITT è un dispositivo laser ad alta intensità guidato attraverso la tecnica nota come imaging a risonanza magnetica (MRI): la sonda laser è in grado di colpire in maniera selettiva le cellule cancerogene, cuocerle dall’interno e farle coagulare mentre i dati radiologici forniti in tempo reale dalla MRI fanno sì che la sonda vada sempre a bersaglio lasciando nel contempo intatti i tessuti sani.
Non si tratta di una semplice ricerca di laboratorio, ma di una realtà medica già usata in un contesto reale: presso la Washington University School of Medicine hanno già operato con successo un paziente malato di cancro cerebrale recidivo .
A causa degli interventi chirurgici precedenti e della profondità a cui era localizzato il nuovo tumore, il paziente era stato considerato non più operabile: l’uso della nuova sonda laser ha previsto l’applicazione di un foro sulla calotta cranica non più grande della punta di una matita, foro attraverso cui è stato fatto passare il laser che ha liberato fasci di energia concentrati in presenza delle cellule cancerogene.
Quanto occorrerà per vedere all’opera il nuovo dispositivo su tutto il territorio statunitense e magari in altri paesi del mondo ? Non esistono tempistiche né piani a riguardo, e al momento gli ospedali USA equipaggiati con un esemplare di Monteris AutoLITT ammontano a tre soltanto .
Alfonso Maruccia