Vibrato, musica per non udenti

Vibrato, musica per non udenti

Il nuovo sistema messo a punto da un giovane ricercatore britannico consentirà l'ascolto della musica attraverso le dita. Per superare gli ostacoli di una diffusa disabilità
Il nuovo sistema messo a punto da un giovane ricercatore britannico consentirà l'ascolto della musica attraverso le dita. Per superare gli ostacoli di una diffusa disabilità


Londra – Shane Kerwin, laureato in Product design alla Brunel University inglese, ha realizzato un particolare altoparlante che permette alle persone affette da sordità di sentire la musica con le dita.

“Vibrato”, così si chiama il dispositivo, trasmette la vibrazione degli strumenti su cinque differenti pad: in questo modo le persone con problemi di udito possono rivivere – assicura Kerwin – la sensazione dell’ascolto musicale tramite il tatto.

Sebbene l’orecchio permetta a chi dispone dell’udito di distinguere suoni diversi, perché vi riescano le dita e il corpo c’è bisogno di un supporto in più. Le differenti vibrazioni trasmesse ai pad permettono di individuare le note, il ritmo e le combinazioni di queste. “Vibrato”, inoltre, permetterà di creare musica propria. Connettendo l’altoparlante al PC, si potrà utilizzare un software specifico per esplorare questo tipo di produzione musicale.

Shane Kerwin ha dichiarato di sperare che “Vibrato” possa avere un impatto positivo nelle scuole, stimolando i bambini con problemi di sordità ad usare gli stessi PC e software che utilizzano gli altri durante le lezioni di musica.

“I bimbi potranno divertirsi durante le ore di musica come mai in passato. Questa soluzione potrebbe dimostrarsi anche un ottimo veicolo di integrazione, alleviando gli effetti collaterali di un handicap che, soprattutto fra i più giovani, crea emarginazione. Poter sentire la musica che ascoltano gli altri è sicuramente un passo in avanti”.

“Ci sono molte persone affette da sordità che si divertirebbero con la musica e le nuove tecnologie di produzione. Le sensazioni tattili prodotte da Vibrato possono aiutare in questa direzione. In fondo si tratta di un modo per far scoprire alle persone la bellezza del mondo della musica”, ha dichiarato Paul Whittaker, Direttore artistico presso Music and the Deaf , l’ente di carità britannico che si occupa di avvicinare alla musica le persone affette da disturbi dell’udito.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
28 ott 2005
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