Washington: abituatevi alla biometria

Washington: abituatevi alla biometria

Da luglio parte la prima tratta aerea UE-USA che costringerà i viaggiatori a sottoporsi a controlli biometrici. Ma è solo l'inizio. Le autorità americane avvertono: la biometria è il futuro
Da luglio parte la prima tratta aerea UE-USA che costringerà i viaggiatori a sottoporsi a controlli biometrici. Ma è solo l'inizio. Le autorità americane avvertono: la biometria è il futuro


Amsterdam – Chi vuole approfittare delle vacanze estive per visitare gli Stati Uniti dovrà trattenere il respiro, sperando di non dover passare lunghe ed interminabili ore tra gli sportelli degli aeroporti americani: la Casa Bianca ha annunciato l’inizio dei check biometrici obbligatori per chiunque volerà negli USA. Il provvedimento, largamente preannunciato sin dal 2001, rientra nella generale strategia antiterrorismo sostenuta da Washington e partirà dal primo luglio . Inizialmente il programma di monitoraggio biometrico sarà limitato alla tratta aerea Amsterdam Schiphol – New York JFK, due tra i più importanti scali che regolano il traffico di passeggeri tra Europa ed America.

L’accordo è stato siglato in una riunione svoltasi a Londra tra esponenti del governo USA e della UE, e prevede agevolazioni diplomatiche per tutti i paesi che promuoveranno carte d’identità nazionali basate su informazioni biometriche. Dai resoconti del meeting, teso alla creazione di una nuova intesa transatlantica per la prevenzione del crimine, sembra che i cittadini di Olanda e Regno Unito saranno i primi a “beneficiare” del nuovo sistema identificativo. Tony Blair, forte del nuovo mandato accordatogli dai cittadini del Regno Unito, ha recentemente proclamato che “la Gran Bretagna è pronta per introdurre la biometria e deve farlo al più presto”. Una dichiarazione che tuttavia non è stata accolta con troppo calore dai parlamentari britannici.

“In linea generale”, ha dichiarato il segretario generale per i Servizi di Sicurezza Nazionale Michael Chertoff, “la biometria rappresenta il futuro di tutti i sistemi di sicurezza”. Commentando l’avvio del progetto USA-UE, ha voluto dare un consiglio a tutti: “abituatevi”, perchè Washington vuole rendere obbligatori i prelievi di impronte digitali ed immagini oculari in tutto il mondo. “La biometria è un passo avanti”, ha continuato Chertoff, perchè finora “abbiamo utilizzato un metodo primitivo ed antiquato per identificare gli individui, fallace ed insicuro”.

L’eccesso di zelo e l’entusiasmo degli esperti non deve comunque trarre in inganno: il metodo di rilevamento biometrico più diffuso e popolare, basato sulle impronte digitali della mano, si può gabbare con relativa facilità. Esattamente come dimostrato da Tsutomu Matsumoto , che nel 2002 ha ingannato un rilevatore ad infrarossi grazie ad un “dito falso” in gelatina.

Sembrano comunque finiti i bei tempi fatti di fughe all’estero, documenti falsi e nomi fasulli: storie ormai confinate nell’immaginario simbolico della narrativa popolare. Sia chi vorrà semplicemente fuggire a Las Vegas, sia chi rientra nelle liste nere degli ospiti indesiderati stilate dagli esperti antiterrorismo, dovrà presto sottomettersi alla nuova politica degli USA in fatto di identificazione personale.

Tommaso Lombardi

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
27 mag 2005
Link copiato negli appunti