WebTheatre/ Potere del bacon

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di G. Niola - L'eccesso genera visite, l'eccesso genera fan. E persino quello che è mainstream cerca l'avallo e la benedizione di quello che è davvero fenomeno di massa in Rete
di G. Niola - L'eccesso genera visite, l'eccesso genera fan. E persino quello che è mainstream cerca l'avallo e la benedizione di quello che è davvero fenomeno di massa in Rete

Ken Block, co-fondatore del marchio d’abbigliamento per skaters, bikers et similia DC Shoes, è un fissato di rally e un giorno posta sul canale DC Shoes di YouTube (che solitamente ospita contenuti in linea con una casa di abbigliamento) un video che lo vede al volante di una macchina da rally mentre compie evoluzioni spericolate. Una mossa senza senso che, come spesso capita in Rete, frutta imprevedibili milioni di spettatori (ad oggi per la precisione 3) e che lui, da buon imprenditore di successo, ha subito trasformato in una piccola serie arrivata al quarto episodio .

Ma non sono le evoluzioni di Ken Block in Gymkhana il vero oggetto d’interesse quanto lo show di un altro canale, nato e diventato famoso senza appoggiarsi a nulla e talmente cool da essere quello a cui DC Shoes (che dovrebbe essere cool per mission) si è appoggiata per legittimarsi come web video star. Nel suo quarto episodio infatti, il grande imprenditore e driver, ambienta le sue evoluzioni agli Universal Studios, variazione di contesto per mantenere l’interesse in una serie di video che in fondo non cambia poi molto, e con intento ancor più vivacizzante si fa legittimare dal cammeo (pretestuoso più che mai) di quella che è la serie di più rapida ascesa del momento. Epic Meal Time . Inutile dire che in realtà questa comparsata più che legittimare Ken Block e le sue evoluzioni stabilisce una volta e per tutte lo status di celebrity di YouTube di questo gruppo di artisti della cibo ipercalorico, tanto che più che indossare abiti di tendenza, rendono di tendenza il padrone di quella casa di moda con la loro sola presenza.

Epic Meal Time è un vero caso da YouTube, uno show che genera senso attraverso i sensi, proponendo il massimo dello scorretto e del diseducativo applicato al cibo e di fatto canzonando dal megafono Youtube i mille ipercorretti cuochi televisivi. Epic Meal apre il suo account a settembre del 2010 e già a giugno ha raggiunto il milione di iscritti, ad oggi ne conta un milione e 400 mila e il video più visto è stato visualizzato quasi 9 milioni di volte (l’episodio Fast Food Lasagna, un tripudio). La media degli episodi del loro show, che va online con un’impressionante cadenza regolare di una puntata a settimana da quasi un anno, è circa di 2 milioni di views.

Cosa facciano i 4 di Epic Meal è presto detto: ricette impossibili di cibo ipercalorico. Ogni puntata li vede intenti a “cucinare” un piatto immenso per dimensioni, dispendio energetico e apporto di grassi saturi. La fantasia, l’originalità e l’abilità dei 4 nello scegliere, presentare e inventare questi pasti epici fa sì che si meritino il successo e a questo va aggiunto anche il ritmo indiavolato che sanno imprimere ai circa 5 minuti di trasmissione che realizzano settimanalmente.

Epic Meal Time concentra nel suo successo diversi segreti del video online, in primis il cavalcare la passione per l’estremo e per il “fare” materialmente davanti alla videocamera qualcosa di mai fatto prima ma molto fantasticato. I loro video al pari dei virali compiono una performance difficilmente ripetibile e per questo suscitano curiosità. Fanno la parodia dei mille tutorial di ricette che in rete fioriscono, dettagliando l’assurda preparazione dei loro pasti (“Stendete un letto di Bic Mac e adagiatevi sopra delle fette di pancetta e ricoprite tutto con formaggio fuso”), risultando indigesti al solo sguardo tanto quanto lo possono essere i piatti che preparano. Infine, in ottemperanza alle regole della messa in scena cinematografica, sublimano il tutto con il consumo finale della pietanza, parte integrante dello show tanto quanto le altre due fasi (raccolta ingredienti e preparazione).

Come nel porno (il genere cinematografico per antonomasia quando si parla di esagerazione nella visione dettagliata e nella preparazione di un orgasmo sensoriale effettivo che deve essere per lo spettatore solo visivo) anche quelli di Epic Meal Time sanno che non si può rinunciare al tripudio finale, cioè al consumo effettivo di quel “pasto esagerato”, la liberazione dopo l’accumulo e ne fanno una parte ugualmente importante rispetto alla preparazione. E le visualizzazioni schizzano.

EPIC MEAL TIME – FAST FOOD LASAGNA

EPIC MEAL TIME – THE OSTRICH NEST

DC SHOES: KEN BLOCK’S GYMKHANA FOUR; THE HOLLYWOOD MEGAMERCIAL

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
26 ago 2011
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