WebTheatre/ Pupazzi e metafore

WebTheatre/ Pupazzi e metafore

di G. Niola - Pupazzi animati a cui si fanno dire cose che non si possono dire. Dalle scurrilità più irriverenti alle rappresentazioni di una realtà più inquietante della fantasia
di G. Niola - Pupazzi animati a cui si fanno dire cose che non si possono dire. Dalle scurrilità più irriverenti alle rappresentazioni di una realtà più inquietante della fantasia

Sono partite nello stesso giorno (il 15 novembre) ma non hanno nulla a che fare l’una con l’altra, non fosse per l’utilizzo di pupazzi animati manualmente, nello stile dei Muppet (che ad ogni modo stanno per tornare anche loro, al cinema e con un film dedicato). Nonno Giò e Human Resources – The series , sono due prodotti seriali per la rete che attraverso l’uso di pupazzi fanno un lavoro contemporaneamente nuovo e vecchio.
La parte nuova è costituita dal genere e dal contenuto delle due serie, la parte vecchia è l’uso del pupazzo, da sempre espediente per esprimere l’inesprimibile dietro metafora e con una cinica scurrilità che non ha eguali negli show con attori in carne e ossa. Nonno Giò come i pupazzi di Human Resources (come i Muppets) sono tutte figure che non esitano a dire parolacce, fare riferimenti volgari e insistere sulle componenti più basse di ogni discorso. Parte di questo è un espediente comico, parte è un espediente satirico: fare e dire attraverso un pupazzo cose inaccettabili da un essere umano.

Nonno Giò è un talk show ben concepito, molto rigoroso nella scansione di ogni puntata (cosa inusuale per il panorama internettiano italiano) e preciso nell’appuntamento con un video nuovo ogni martedì, ispirato più ai talk americani che a quelli italiani per l’uso che fa dei video nel video.
Ogni video ospita una celebrità di YouTube (si inizia con Willwoosh ma poi sono passati altri nomi noti come Micheal Righini , meno noti seppur di lungo corso su YouTube come Sistiana fino allo special natalizio con iPantellas ), fa un breve cappello di presentazione, in cui si abbozza una forma di conversazione interrotta da gag, dopodiché manda un contributo video girato con la celebrity in questione, e chiude con un ultimo segmento “in studio”. Tutto sotto i sei minuti.
Nonno Giò è uno show seriale completo e ben fatto, molto centrato sulla fruizione online poiché non si accontenta di una dimensione visiva particolare (lo studio a misura di pupazzo in cui l’essere umano sembra incastrato e la color correction in stile YouTube), ma cerca anche di utilizzare la musica in chiave virale. Quasi sempre infatti le YouTube Star coinvolte cantano una canzone che poi è scaricabile a parte.

Nonno Giò

In un sistema altamente autoreferenziale come le produzioni per la rete italiane Nonno Giò fa un lavoro più esplicito e onesto, inglobando la partecipazione illustre (uno dei modi più sicuri per aumentare le view dei propri video) in un format che si basi su di essa.
Lo show non potrebbe esistere senza gli altri youtuber e sebbene non abbia il fine di raccontare la rete o raccontare i personaggi (al contrario dei talk televisivi non si riesce mai a finire una conversazione), riesce in pieno a promuovere l’idea di YouTube come universo autosufficente.
Con pochi se non zero riferimenti al mondo esterno (non fosse per i soliti Twilight et similia) Nonno Giò si ciba delle produzioni della rete e ne riutilizza temi e figure per allestire uno show che rifletta su di loro.

Dall’altra parte dell’oceano Human Resources allo stesso tempo ha debuttato con il suo primo episodio. Si tratta di una webserie finzionale dai valori produttivi inferiori a Nonno Giò (incredibile ma vero) ma dalle ambizioni più alte.
Con ferrea unità di luogo la serie racconta di un attacco alieno negli uffici di un’azienda. Ad uno ad uno gli impiegati cominciano a sparire mentre altri si attrezzano per la sopravvivenza e i vertici continuano a parlare di business come nulla fosse.
La forza della serie sta tutta in come utilizzi i pupazzi per un doppio salto metaforico. Il fine non è solo l’umorismo scurrile ma anche il racconto di quel che succede ora negli Stati Uniti.

Human Resources

Già al secondo episodio infatti è evidente come gli alieni che fanno scomparire ad uno ad uno gli impiegati siano una metafora dei grandi licenziamenti che la crisi economica sta causando. I lavoratori scompaiono gradualmente senza motivazioni apparenti e senza lasciar traccia, come succhiati via da una forza invincibile. Un sistema, quello della sostituzione del mostro horror ad una mostruosa realtà, che è stata già ampiamente rodata al cinema.

NONNO GIÒ – EP. 1 WILLWOOSH

NONNO GIÒ – EP. 5 SISTIANA

HUMAN RESOURCES THE SERIE – EPISODIO 1

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
22 dic 2011
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