Winamp preme lo stop

Winamp preme lo stop

Un anonimo messaggio in rilievo sulla homepage annuncia la sentenza di morte per lo storico lettore multimediale, frutto di una software house altrettanto fondamentale per la storia di Internet. Winamp sparirà dalla Rete, semplicemente
Un anonimo messaggio in rilievo sulla homepage annuncia la sentenza di morte per lo storico lettore multimediale, frutto di una software house altrettanto fondamentale per la storia di Internet. Winamp sparirà dalla Rete, semplicemente

L’annuncio è comunicato in sordina tramite un messaggio in rilievo sulla pagina di download del programma : di qui a un mese, Winamp.com e servizi web associati “non saranno più disponibili” e l’omonimo lettore di file multimediali non potrà più essere scaricato. Un messaggio stringato e anonimo che mette fine a una storia durata 15 anni.

Winamp nacque nel 1997 dal lavoro degli sviluppatori di Nullsoft, esplodendo in popolarità grazie al coevo fenomeno della condivisione dei file musicali in formato MP3 per poi essere inghiottito, dopo soli due anni di vita, dal corpaccione di AOL, con una cessione dal valore di 80 milioni di dollari.

Dopo Winamp i programmatori originari hanno continuato a fare la storia di Internet dando alla luce – tra le altre cose – il protocollo Gnutella per il file sharing decentralizzato, mentre Nullsoft ha continuato a operare come sussidiaria della corporation statunitense aggiornando in maniera costante uno dei lettori multimediali più popolari, fino ad aggiungere, nelle ultime release, il supporto per gadget mobile (Android), i sistemi Mac OS X e Windows 8.

Le voci degli insider testimoniano come Winamp abbia continuato a generare ricavi per circa 6 milioni di dollari all’anno, mantenendo la posizione di player multimediale preferito da un numero significativo di utenti di PC grazie alla sua versatilità, l’espandibilità con un sistema di plug-in e l’alto numero di formati multimediali – soprattutto audio – leggibili dal software.

Quali dunque le motivazioni dietro la chiusura dello storico programma? Sempre gli insider parlano di pessimo management e di una gestione irresponsabile da parte di AOL, una corporation che pare avere poco a cuore le esigenze dei propri utenti. Molti avevano previsto la triste fine dell’avventura di Winamp anni or sono, la fine è ora arrivata, con un po’ in ritardo rispetto alle Cassandre del 1999.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
21 nov 2013
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