Windows 10, il futuro degli Update

Windows 10, il futuro degli Update

Microsoft anticipa i piani sulla distribuzione dei futuri aggiornamenti dell'OS, mentre gli utenti sono costretti a fare i conti con l'Update dell'Anniversario e le conseguenze non sempre risultano piacevoli
Microsoft anticipa i piani sulla distribuzione dei futuri aggiornamenti dell'OS, mentre gli utenti sono costretti a fare i conti con l'Update dell'Anniversario e le conseguenze non sempre risultano piacevoli

L’Anniversary Update di Windows 10 è appena arrivato sui server di Microsoft ma la corporation già pensa ai futuri “aggiornamenti di funzionalità” dell’OS, una piattaforma che necessita di manutenzione e upgrade costanti per poter stare al passo del mantra commerciale di “sistema operativo come servizio” propagandato da Microsoft in questi ultimi mesi.

Redmond ha anticipato i piani per la distribuzione delle nuove Build di Windows 10 per il prossimo futuro , piani che apparentemente si basano sul feedback raccolto in ambito enterprise e che prevedono due aggiornamenti importanti in arrivo nel 2017 .

Le dichiarazioni di Microsoft risultano quindi in linea con le indiscrezioni già note agli addetti ai lavori, con gli update/upgrade “Redstone 2” e “Redstone 3” a seguire l’Anniversary Update precedentemente noto come “Redstone 1”. Redstone 2 dovrebbe essere il “pacco” più sostanzioso, in fatto di funzionalità, mentre Redstone 3 dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno prossimo.

Quel che è certo è che Redmond ha confermato l’intenzione di non voler rilasciare altri aggiornamenti importanti per quest’anno, così utenti e aziende avranno tutto il tempo di installare l’ultimo Update e adattarsi al nuovo stato delle cose. L’importante è che verifichino il funzionamento dell’Update in pochi giorni, visto che la corporation ha deciso di ridurre da 30 a 10 il numero dei giorni concessi per cambiare idea e reinstallare il vecchio Windows.

Anche in questo caso Microsoft parla di feedback raccolto sul campo e di semplificazione del processo di aggiornamento, uno sforzo che tra l’altro include anche l’adozione di un nuovo meccanismo di primo login – alla fine del processo di upgrade – pensato per ridurre gli input da parte dell’utente.

Tutto funziona meravigliosamente nel mantra commerciale di “Windows come servizio”, tranne ovviamente quando le cose non funzionano affatto: un numero non precisato di utenti ha sperimentato “freeze” e malfunzionamenti assortiti dopo l’installazione dell’Update dell’Anniversario, problemi che includono il mancato funzionamento delle periferiche di input e in certi casi persino l’impossibilità di risolvere la cosa procedendo a una installazione “pulita” di Windows 10 (Redstone 1) tramite l’apposito tool.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 9 ago 2016
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