Magari Wolfram Alpha non avrà cambiato per sempre (almeno non ancora) il modo con cui si ricercano informazioni e si pongono domande online, ma la tecnologia creata da Stephen Wolfram si è ritagliata il suo spazio di utilità in rete e continua ad arricchirsi di nuove possibilità di analisi. A pagamento.
Il motore di conoscenza computazionale – che analizza ed estrae trend, dati e statistiche dalle informazioni curate dal team di Wolfram piuttosto che ricercarle sui siti web con apposito algoritmo di crawling – entra nella “fase 2”, dice il suo creatore, e debutta nella versione Pro a pagamento.
Wolfram Pro costa 5 dollari al mese (3 per gli studenti) e fornisce nuovi strumenti di analisi e ricerca all’interno dei database indicizzati dal servizio: l’engine è ora in grado di gestire le immagini generando tabelle comparative e persino immagini 3D (con tanto di conteggio dei poligoni totali usati) a partire da modelli disegnati dall’utente.
A riconfermare il raggiunto successo di Wolfram – ancorché in modalità molto diverse dalle pompose esternazioni iniziali del suo ideatore – arriva la notizia dello stretto rapporto tra l’engine e Siri, l’assistente vocale per telefonini Apple dal cui utilizzo deriva il 25 per cento del traffico gestito da Wolfram Alpha.
Alfonso Maruccia