Xbox Live cambia tutto e raddoppia

Xbox Live cambia tutto e raddoppia

La piattaforma online della console Microsoft ad una svolta. Più facile da usare e più giochi di qualità. Per rispondere al boom della distribuzione via Internet
La piattaforma online della console Microsoft ad una svolta. Più facile da usare e più giochi di qualità. Per rispondere al boom della distribuzione via Internet

Giochi più belli, giochi più grandi: ma anche meno giochi. Le novità annunciate da Microsoft per il suo Xbox Live Arcade ( XLA ) non si esauriscono qui, ma la novità è senz’altro il cambio di strategia per quanto riguarda il catalogo a disposizione: per BigM meglio pochi ma buoni, quindi via tutti i giochi che non hanno raggiunto successo e popolarità, e spazio ai contenuti di qualità. Da ora e per sempre.

Il logo di Xbox Live Arcade Marc Whitten , general manager di Xbox Live, spiega a Next Generation che i risultati della sezione Arcade – dove è possibile acquistare giochi da scaricare, di dimensione e complessità inferiore a quelli in vendita nei negozi – ha superato “anche le nostre previsioni più coraggiose: abbiamo totalizzato acquisti per più di 250 milioni di dollari dal lancio, e ogni mese vengono scaricati circa 30 milioni di titoli dal servizio”. Sono circa un milione al giorno gli acquisti effettuati su XLA , cui vanno sommati gli oltre 15 milioni di brani musicali venduti, da un catalogo per il momento tutto sommato molto ristretto, e un numero imprecisato di video.

Il problema non sarebbe lo scarso successo, ma la troppa popolarità che il mercatino digitale ha assunto in questi mesi: “Il servizio che avevamo costruito per poche centinaia di titoli – spiega Whitten – ora dispone di oltre 15mila titoli”. Troppi, secondo Microsoft, e dunque è ora di fare un po’ di pulizia: tutti i titoli che avranno almeno 6 mesi di vita alle spalle, ma che avranno un punteggio Metacritic inferiore a 65 e un conversion rate inferiore al 6 per cento, saranno rimossi dalla sezione dopo un preavviso di 3 mesi. Una decisione che non incontra proprio il favore unanime in rete.

“Stiamo cercando sempre nuovi metodi per migliorare il servizio e rendere più semplice trovare i contenuti desiderati”: per questo Whitten e i suoi stanno al contempo anche dandosi da fare per aumentare il supporto logistico a XLA, motivo per il quale salterà anche l’ atteso update della console previsto per il mese di maggio.

Tutto questo impegno consentirà agli sviluppatori di aumentare il peso del loro lavoro, sia dal punto di vista economico con una nuova fascia di prezzo da 1600 point , sia dal punto di vista dei contenuti con una dimensione massima dei giochi che passa da 150 a 350 megabyte . E Microsoft intende metterci del suo: “Stiamo anche per creare uno studio di produzione, totalmente finanziato da noi, che focalizzerà le sue operazioni sulla creazione di materiale digitale di alta qualità”.

Nel complesso, quindi, i 12 milioni di utenti in 26 paesi che usufruiscono dei servizi online della loro Xbox si troveranno davanti un catalogo maggiormente centrato su “giochi più ampi, coinvolgenti, che sarà più facile trovare”. Microsoft si impegna a rendere anche più semplice la gestione dei titoli acquistati : è atteso per il mese prossimo un aggiornamento della gestione dei diritti sui giochi, per consentire una più semplice transizione da una console all’altra in caso di malfunzionamenti o sostituzioni, trasferendo i propri contenuti.

Il mercato della distribuzione digitale piace davvero tanto in quel di Redmond. Se i risultati sono positivi, vale la pena investire e magari anche aumentare il proprio giro d’affari, implementando soluzioni originali per mettere in circolo il denaro. In Giappone , ad esempio, da pochi giorni è possibile pagare i propri Microsoft Point , necessari ad effettuare gli acquisti su XLA, senza neppure il fastidio di inserire il numero di carta di credito: i clienti NTT DoCoMo non dovranno fare altro che far addebitare la somma richiesta sul proprio conto telefonico , grazie al servizio DoCoMo Keitai Harai attivo nel paese asiatico.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
26 mag 2008
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