L’E3 2013 avrebbe dovuto rappresentare il promesso riscatto di Microsoft dopo la problematica e incerta presentazione della console Xbox One e delle polemiche conseguenti alle nuove politiche sui sistemi DRM online, i giochi usati e tutto il resto . Alla fine così è stato, anche se restano i dubbi sull’approccio “always-on” di Redmond. E la concorrenza appare agguerrita – e osannata dal pubblico – come non mai.
Microsoft aveva sostenuto di voler inondare l’appuntamento losangelino di videogiochi , e in tal senso non ha mancato di onorare la promessa , presentando nuovi titoli di serie ludiche apprezzate dal pubblico come The Witcher 3: Wild Hunt , Forza Motorsport 5, Battlefield 4, Dead Rising 3, un nuovo Halo, Metal Gear Solid V, il game creation tool Project Spark e qualche proposta inedita che nel caso di Ryse ha suscitato più di qualche dubbio per un gameplay un po’ troppo “telecomandato” e dipendente dai Qick-Time-Event (QTE) in stile Dragon’s Lair.
Xbox One è una console videoludica, oltre a essere un centro di intrattenimento a tutto tondo, rassicura Microsoft: il dispositivo debutterà sui mercati occidentali a novembre 2013 al prezzo di 499 dollari/499 euro , mentre per quanto riguarda l’Asia ci sarà da attendere ancora un altro anno . E il Giappone, mercato ricco ma tradizionalmente impietoso e poco interessato allo scatolotto domestico di Microsoft? Nessuna informazione al riguardo, almeno per il momento.
Microsoft prova poi a rassicurare sul fronte degli sviluppatori indipendenti, fronte, a dire della corporation, “esploso” grazie al network Xbox Live e che continuerà a rappresentare un punto di forza anche per la next-generation. Sarà così ma all’E3 di “indie” si è visto molto poco , forse una conferma implicita del fatto che, al di là delle rassicurazioni di Redmond, Sony avrebbe fatto un lavoro migliore nel facilitare lo sviluppo e la distribuzione di giochi indipendenti sulla sua PlayStation 4.
Il confronto con PlayStation 4 e la presentazione da standing ovation di Sony all’E3 è d’obbligo, e non è dei più favorevoli per Xbox One: la console nipponica costa 110 dollari/euro di meno, offre giochi in esclusiva di sicuro richiamo – oltre alla stragrande maggioranza di quelli multipiattaforma sviluppato su e per PC, PS4 e XB1 – e non ha alcuna limitazione di utilizzo per i giochi usati o l’obbligo di “chiamare casa” via Internet ogni 24 ore per continuare a funzionare – anche con i giochi single-player.
In attesa del responso del mercato vero e proprio, il buon risultato dei preordini della console su Amazon danno speranza alla corazzata Xbox One.
Microsoft ha altresì confermato il supporto continuato per Xbox 360 , una console che sarà presto di “vecchia generazione” ma che viene aggiornata con un design più conforme alla nuova Xbox.
Alfonso Maruccia