Yahoo! in retromarcia sui servizi a pagamento

Yahoo! in retromarcia sui servizi a pagamento

L'azienda per la prima volta fa dietrofront e smette di chiedere il conto per uno dei propri servizi. Segno che gli utenti proprio non ne vogliono sapere di pagare
L'azienda per la prima volta fa dietrofront e smette di chiedere il conto per uno dei propri servizi. Segno che gli utenti proprio non ne vogliono sapere di pagare


Roma – In un periodo nel quale tutti i principali fornitori di servizi internet si fanno in quattro per allestire offerte a pagamento da affiancare o con cui sostituire quelle gratuite, arriva la notizia secondo cui Yahoo! per la prima volta ha deciso di tornare sui propri passi, quantomeno su uno specifico servizio di cui offre anche la versione a pagamento.

Precursore dei servizi internet a pagamento per l’utenza di un portale internet, Yahoo! ha spiegato che entro i prossimi due mesi il servizio di annunci personali gratuiti tornerà ad essere di nuovo totalmente gratuito. Non bisognerà dunque più pagare 4,95 dollari per poter inserire cinque proprie foto nell’annuncio e collocarlo in testa alle ricerche per coloro che vogliono incontri, relazioni e via dicendo.

Ma il dato forse più interessante di questa retromarcia è il fatto che il servizio “enhanced” a pagamento, lanciato come opzione suppletiva di quello base, non verrà smantellato. Tutte le novità che ha introdotto, infatti, rimarranno attive ma non saranno più a pagamento, segno che Yahoo! non se la sente di tornare indietro anche sulla tipologia del servizio offerto.

L’azienda ha spiegato di essere pervenuta a questa decisione dopo aver ricevuto ampio feedback dai propri utenti, segnale evidente che l’idea di pagare – almeno per quel genere di servizio – proprio non va giù alle vagonate di utenti internet che sfruttano i servizi del portalone americano.

L’ultima “mossa” di Yahoo!, comunque, almeno per il momento non può naturalmente significare che la retromarcia sia generale, tanto che proprio Yahoo! ha sottolineato che non cambieranno le tariffe per altri servizi “personali” come quelli che consentono di rispondere agli annunci personali.

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Pubblicato il 23 mag 2002
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