Accuse di razzismo, Microsoft non ci sta

Accuse di razzismo, Microsoft non ci sta

L'azienda non vuole entrare nel merito della denuncia da 5 miliardi di dollari che le è piovuta sulla testa ma sostiene con forza la propria politica del personale, orientata all'integrazione di cervelli che arrivano da tutto il Mondo
L'azienda non vuole entrare nel merito della denuncia da 5 miliardi di dollari che le è piovuta sulla testa ma sostiene con forza la propria politica del personale, orientata all'integrazione di cervelli che arrivano da tutto il Mondo

Redmond (USA) – Dopo 24 ore di silenzio, sull’onda di una notizia che è finita su tutte le prime pagine, Microsoft ha deciso di contrastare le accuse che le sono piovute sul capo e che girano attorno a presunte pratiche di discriminazione razziale sul luogo di lavoro.

Come noto, una causa intentata da un suo dipendente che si è sentito discriminato ha ora assunto una nuova dimensione con l’ingresso di altri ex lavoratori e attuali dipendenti Microsoft. In tutto, si tratta di sette persone di colore che nel costituirsi contro l’azienda chiedono di analizzare la situazione di centinaia di persone. I danni richiesti complessivamente all’azienda sono di 5 miliardi di dollari.

La vicepresidente del Personale in Microsoft, Deborah Willingham, è intervenuta per spiegare che l’azienda non entra nel merito della denuncia “perché non ha visto tutte le carte” ma sostiene con forza la propria politica aziendale che, dice, “è tutta tesa all’integrazione” dei cervelli che, in Microsoft, arrivano da tutti i continenti.

La responsabile ha spiegato che l’azienda pratica da sempre “una politica di tolleranza zero per la discriminazione sul luogo di lavoro. Investighiamo immediatamente e con attenzione ogni segnalazione”. E questo perché, sostiene la Wittingham, è necessario “attrarre e mantenere i dipendenti più qualificati e offrire il servizio migliore ad una grande varietà di clienti”.

In effetti Microsoft, come tutte le grandi aziende di Silicon Valley, da anni assume un numero sempre più elevato di immigrati specializzati, molti dei quali indiani, e si trova a dover gestire un ambiente “multi-etnico” e multiculturale. La responsabile del Personale ha ammesso che un ambiente di lavoro di questo genere rappresenta una grande sfida non solo per Microsoft, ma “per tutto il settore”.

Willingham ha anche esposto i numeri relativi ai dipendenti di colore e ad altre minoranze etniche oggi in Microsoft, che complessivamente superano il 22 per cento del totale dei dipendenti.

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Pubblicato il 5 gen 2001
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