AP va braccetto con l'aggregatore

AP va braccetto con l'aggregatore

L'agenzia di stampa statunitense si accorda con il contestato servizio di monitoraggio delle news online Meltwater, annunciando lo sviluppo di nuovi prodotti innovativi per aumentare i guadagni da ambo le parti
L'agenzia di stampa statunitense si accorda con il contestato servizio di monitoraggio delle news online Meltwater, annunciando lo sviluppo di nuovi prodotti innovativi per aumentare i guadagni da ambo le parti

Pace fatta tra i vertici del servizio di monitoraggio delle news Meltwater e l’agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP), con la stipulazione di un accordo per lo sviluppo di nuovi prodotti innovativi basati sulla produzione di contenuti editoriali combinata alle tecnologie proprietarie di tracciamento delle notizie digitali .

In sostanza , le due società cercheranno di aprire nuove opportunità di business attraverso la vendita di questi misteriosi nuovi prodotti, a partire dall’estesa rete distributiva messa in piedi da Meltwater con le attività di crawling sul web. Gli strumenti analitici dell’agenzia norvegese erano finiti nel mirino legale di AP per il presunto sfruttamento indebito dei contenuti originali prodotti dagli editori a stelle e strisce.

Annunciato in un comunicato stampa congiunto, l’accordo stragiudiziale tra AP e Meltwater pone fine alla battaglia legale avviata dal gigante statunitense nel febbraio 2012. Dopo un anno, il summary judgment contro il servizio norvegese accusato di violazione del copyright. In precedenza, i giudici dell’Alta Corte di giustizia britannica avevano stabilito che gli aggregatori di notizie dovessero risarcire i vari publisher per la distribuzione di link a contenuti coperti dal diritto d’autore .

Per Gary Pruitt, presidente e CEO di AP, il battibecco legale è ormai acqua passata, alla ricerca di nuove opportunità di guadagno dalla fusione dei due settori di mercato, tra produzione di contenuti originali e attività di monitoraggio delle notizie online. Grandi speranze anche per Jorn Lyseggen, CEO di Meltwater, che sarà libero di cercare nuove platee di consumatori con soluzioni tecnologiche non meglio specificate.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
31 lug 2013
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