Bill Gates: combatteremo fino all'ultimo

Bill Gates: combatteremo fino all'ultimo

Il chairman pare determinatissimo e pronto a scommettere tutto pur di vincere in appello. Intanto le azioni crollano, c'è chi brinda, e molti preferiscono tacere
Il chairman pare determinatissimo e pronto a scommettere tutto pur di vincere in appello. Intanto le azioni crollano, c'è chi brinda, e molti preferiscono tacere


Washington (USA) – Bill Gates è apparso ieri con insolita grinta davanti alle telecamere, dopo la lettura delle sentenza antitrust che ha colpito Microsoft accusandola di abuso di posizione dominante e comportamenti “monopolistici”. “Combatteremo, ha dichiarato, con tutte le risorse che abbiamo a disposizione, per la libertà di innovare e per provare che abbiamo agito nell’interesse dei consumatori”.

Dichiarazioni forti, necessarie a calmare i mercati che in queste ore stanno punendo l’azienda più di quanto abbia fatto il giudice Thomas Penfield Jackson con la sua sentenza. Dichiarazioni che anticipano i prossimi passi dell’azienda, che porterà il tutto in appello e, se necessario, si adopererà per arrivare alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Tutto sarà fatto, dunque, pur di provare che le tesi del ministero della Giustizia e dei procuratori generali di 19 stati federali sono sbagliate come la condanna ricevuta nelle scorse ore.

“Abbiamo fatto tutto il possibile per risolvere questa causa, ha detto Gates, e continueremo ad esplorare nuove possibilità per raggiungere un accordo, ma siamo comunque convinti che la fase di appello ci sarà favorevole. La Corte d’Appello ha già affermato il diritto di Microsoft ad includere funzionalità Internet nel sistema operativo Windows a beneficio dei consumatori”.

Gates si era detto ottimista anche alla vigilia della sentenza, ed è certo, visto l’orientamento già espresso in precedenza dal giudice, che l’azienda si aspettasse una condanna.

A proposito dei “rimedi” che Jackson dovrà indicare per “sanare la situazione di mercato” dopo “l’accertamento dell’abuso”, ha parlato ieri il vicepresidente dell’azienda, Umberto Paolucci, secondo cui “noi pensiamo di avere fornito elementi sufficienti, confortati dal parere di molti analisti indipendenti, che spezzare la società, in senso verticale o orizzontale, danneggerebbe il mercato e i consumatori. Riteniamo quindi che questa ipotesi sia assolutamente non realistica”. “Abbiamo reso, ha detto Paolucci, la diffusione dello strumento internet più facile rendendolo parte del sistema operativo e il giudice ci dice che avrebbe dovuto essere separato e costare di più. Una Corte d’Appello americana ha stabilito che l’inclusione del browser Explorer dentro Windows è a vantaggio dei consumatori e quindi legittima; il giudice adesso, ha deciso che la Corte d’Appello su questo punto ha sbagliato”.

Parole dure quelle di Paolucci: “un verdetto deprimente e surreale. Se oggi c’è la new economy, con tanto benessere nel mondo, si deve anche a noi, alla nostra politica di bassi prezzi e diffusione capillare: ma oggi siamo chiamati a pagare il conto. Un incubo che speriamo finisca presto”. (continua)


Non ha potuto sottrarsi ad una dichiarazione anche il CEO e presidente dell’azienda Steve Ballmer che faceva da spalla a Gates nella conferenza stampa tenuta nelle scorse ore dinanzi a giornalisti di tutto il mondo: “Microsoft è ben conscia del fatto che la leadership di settore porta con sé opportunità ma anche responsabilità. La nostra missione e il nostro successo si basano sui benefici che Microsoft e Windows hanno creato per i consumatori e per milioni di aziende”.

Decisamente ottimista Bill Neukom, il superlegale Microsoft e lo “sconfitto” di questa prima battaglia. Neukom è convinto di vincere sul lungo termine: “Siamo convinti che questa decisione del giudice ci fornisca una solida base per ricorrere in appello. Già in passato la Corte d’Appello si era pronunciata affermando che è un errore che enti governativi o la magistratura tentino di modificare lo sviluppo dei prodotti di alta tecnologia. La regolamentazione da parte del governo nello sviluppo tecnico del software rallenta l’innovazione e danneggia il consumatore. E ‘ importante che le persone capiscano che la decisione di oggi è solo un passo di un iter giudiziario che potrebbe durare diversi anni. Abbiamo lavorato moltissimo per risolvere il caso con una mediazione, ma le divisioni fra il dipartimento di giustizia e i singoli stati, oltre alle richieste troppo estreme, hanno reso impossibile un accordo”.

Ancora Bill Gates, oltre a sottolineare i meriti dell’azienda, come “la diffusione del personal computing nel mondo”, è tornato sull’accusa di monopolio, sostenendo come questa sia anacronistica rispetto ad un mercato in così rapida evoluzione: “Da quando è iniziata questa causa quasi due anni fa, l’industria tecnologica è cambiata in modo radicale, con l’introduzione di nuove tecnologie che utilizzano la potenza del PC per offrire ai consumatori una vasta gamma di prodotti, dai “web phone” agli elettrodomestici “intelligenti”, ma è cambiata anche per il numero di fusioni e alleanze che hanno battuto tutti i record e hanno ridisegnato il panorama competitivo. La velocità del cambiamento tecnologico è la prova più evidente del contesto concorrenziale in cui Microsoft e tutte le altre aziende si trovano ad operare e in cui devono mantenere il passo con l’innovazione se vogliono sopravvivere e prosperare”.

Intanto si accumulano le reazioni alla sentenza. Da un lato c’è il ministero della Giustizia che attraverso il procuratore generale degli Stati Uniti, Janet Reno, ha fatto sapere di essere “molto soddisfatto” per la decisione di Jackson. Dall’altra numerosi executive di Silicon Valley chiaramente soddisfatti ma, notano le agenzie, abbottonatissimi di fronte ai giornalisti. Il momento è caldo e gli unici a sbottonarsi sono quelli di Sun Microsystems che parlano di “gran giorno per i consumatori”.

In Italia l’unico a meravigliarsi invece della risposta dei mercati che hanno visto crollare il titolo Microsoft è stato il sottosegretario italiano alle comunicazioni, Michele Lauria: “mi meraviglio che una sentenza del genere deprima il mercato mentre, al contrario, proprio per la tutela che dà alla concorrenza, dovrebbe tonificarlo”. (continua)


La condanna

Judge: Microsoft broke antitrust law (USAToday)

Judge Builds Legal Argument Aimed at Surviving an Appeal (NYTimes)

Microsoft violated antitrust laws, judge rules (CNN)

Microsoft Violates Sherman Act (AP)

Le opinioni degli esperti

MS Ruling May Bring Change For Consumers (Free Press)

MS Resisted Control Of Windows’ Features (NY Times)

The end of Microsoft as we know it (OsOpinion)

RIP Microsoft (Linux Today)

There’s A Method To Supergeek Gates’ Madness (NY Post)

MS Faces Multiple Punishment Scenarios (ABCNEWS)

Dismember Microsoft? (NY Post)

Analysis: The Microsoft anticlimax (PCWeek)

Opinion: It’s not too late, settle the case (ZDNet)

Microsoft Awaits Higher Judgment (Industry Standard)

Microsoft, the story

Microsoft Chronology (AP)

Despite ruling, Gates’ legacy undisputed (CNET)

Bios of Key Microsoft Trial Figures (AP)

Questions, Answers About Microsoft (AP)

Bill Gates: From Computer Nerd to Computer Tycoon (Reuters)

Le reazioni

DOJ: A great victory for consumers (PCWeek)

Customers shrug off Microsoft ruling (CNN)

Microsoft Foes Cheer Ruling (AP)

Software Industry Reactions Vary Greatly (NYTimes)

E ora che accade?

Microsoft Will Appeal Ruling (AP)

U.S. to Examine Remedies That Fit the Offense (NYTimes)

Attorneys General ponder remedies in MS case (Infoworld)

Microsoft still faces lengthy probe in Europe (CNET)

Microsoft Faces Hard Road Ahead (AP)

Le conseguenze

Microsoft’s Market Value Drops $80b (AP)

Microsoft ruling could result in missed deals (Boston Herald)

Stock Price? Try Microsofter (Wired)

Microsoft: The Uncertain Leader of High Tech (InternetNews)

Micro-burst: Nasdaq sinks as ruling slams Gates monopoly (Boston Herald)

Microsoft Ruling Checks Stock (TechWeb)

For Investors, Terrific Burden On MS (Mercury News)

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 5 apr 2000
Link copiato negli appunti