Buchi nella banca virtuale X.com

Buchi nella banca virtuale X.com

Anche negli States viene dato ampio spazio ai casi di sistemi inefficienti nell'internet banking. Si tratta di problemi destinati ad influenzare le aspettative degli utenti
Anche negli States viene dato ampio spazio ai casi di sistemi inefficienti nell'internet banking. Si tratta di problemi destinati ad influenzare le aspettative degli utenti


Web (internet) – Polemiche per la mancanza di sicurezza del sistema di gestione dei conti correnti online da parte della banca virtuale californiana X.com . Pare infatti che a causa di un bug, i clienti potessero trasferire fondi senza neppure verificare i numeri di conto, con la conseguenza che vi sarebbero stati almeno 10mila dollari di trasferimenti illeciti. E un cliente ora “insegue” la banca sostenendo che 50mila dollari hanno rischiato di essere sottratti al suo conto.

Sono tempi difficili per le iniziative di internet banking. Difficili perché i sistemi di sicurezza non sempre si rivelano all’altezza delle necessità della gestione di fondi online e perché gli apparati sono costantemente sfidati da una varia quantità di crackers.

Secondo le dichiarazioni ufficiali dell’azienda, comunque, sarebbero limitati a sei i casi in cui sono avvenuti trasferimenti di fondi non autorizzati. Una pratica che, non appena rilevata, sarebbe stata “bloccata” dall’azienda prima che venissero procurati danni più ingenti.

Durissimo con X.com Imad Khalidi, CEO di Auto Europe, una agenzia di car rental intervistato dalla Reuters. Secondo Khalidi qualcuno avrebbe tentato di utilizzare 21mila dollari del suo conto per pagarsi degli acquisti di merchandise online e, successivamente, qualcuno avrebbe tentato di impossessarsi di 23mila dollari con un trasferimento. Non contenti, sostiene Khalidi, i crackers avrebbero postato i suoi dati bancari su un furum online: “costruiscono siti web senza sicurezza”.

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Pubblicato il
10 feb 2000
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