Cellulari, più facile cambiare operatore?

Cellulari, più facile cambiare operatore?

Il Garante delle Comunicazioni alza il numero minimo di richieste da evadere quotidianamente da parte degli operatori mobili. Un'accelerata che dovrebbe rendere più rapide le procedure di number portability. Basterà?
Il Garante delle Comunicazioni alza il numero minimo di richieste da evadere quotidianamente da parte degli operatori mobili. Un'accelerata che dovrebbe rendere più rapide le procedure di number portability. Basterà?

Roma – Ancora una volta l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni interviene sulla regolamentazione del servizio di number portability , per tentare di velocizzare i servizi di MNP (mobile number portability), dall’iter troppo lento. E lo fa imponendo agli operatori mobili di aumentare la capacità giornaliera di evasione degli ordini di portabilità del numero mobile degli operatori donating (cioè quelli che gli utenti abbandonano).

Call center e agenzie degli operatori mobili, nel rispondere alle richieste dei clienti, spesso si esprimono con toni rassicuranti circa i tempi del porting , ma non sono rari i casi di utenti che hanno atteso mesi prima di poter utilizzare il proprio numero telefonico sulla rete del nuovo operatore. E già nel giugno 2006 l’Authority era intervenuta con l’obiettivo di accelerare questo tipo di pratica, che per la sua lentezza era già stata definita mummificata .

A suo tempo era stato deliberato un aumento della capacità giornaliera di evasione dei quattro gestori mobili italiani, che da 7.500 unità era stata portata a 9mila. Un valore che – spiega l’Authority – “ha evidenziato, anche in precedenza, la possibilità di creare arretrati di lavorazione, con conseguenze negative sulla qualità del servizio reso agli utenti, in particolare nel caso che l’operatore donating sia Telecom Italia S.p.A. o Vodafone Omnitel NV, vale a dire gli operatori che dispongono del numero di utenti più rilevante (…) l’inadeguatezza delle capacità di evasione degli ordini di portabilità rispetto alle esigenze del mercato comporta un danno concreto ed attuale per i consumatori che vedono allungarsi i tempi occorrenti per l’attivazione della prestazione richiesta”.

Per questo, con la delibera n. 126/07/CIR (che riguarda solo i quattro operatori mobili reali e non quelli alternativi, e che entrerà in vigore in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), l’Autorità ha pensato ad una soluzione differente: si alzerà a 12mila unità la capacità giornaliera minima prevista per TIM e Vodafone , mentre Wind e TRE (che ricevono un numero di richieste inferiore agli altri due operatori) entro il 10 di ogni mese dovranno dare all’Agcom una comunicazione con il numero medio di richieste pervenute. “Nel caso in cui tale numero medio giornaliero superi il valore di 8.000 – si legge nella delibera – entro il giorno 10 del mese successivo alla relativa comunicazione all’Autorità, l’operatore mobile donating interessato è tenuto ad incrementare la propria capacità giornaliera di evasione degli ordini di portabilità a 12.000, informandone gli altri operatori mobili e l’Autorità”.

L’Authority ha dunque alzato i “limiti di processo” nella speranza di diminuire i tempi di attesa per gli utenti, con una soluzione simile alla realizzazione della quarta corsia sulla trafficatissima e discussa tratta Bergamo – Milano dell’autostrada A4. L’auspicio è che diminuiscano, o si accorcino, le “code” nella portabilità della telefonia mobile. Nei prossimi mesi sarà possibile capire se la soluzione dell’Agcom sarà in grado di dare i risultati sperati.

Dario Bonacina

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Pubblicato il 7 gen 2008
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