Chi non usa online la carta di credito?

Chi non usa online la carta di credito?

Siamo più tranquilli se al ristorante consegnamo la carta al cameriere che se la porta via per alcuni minuti. Perché?
Siamo più tranquilli se al ristorante consegnamo la carta al cameriere che se la porta via per alcuni minuti. Perché?


Web – Caro Punto Informatico, è più sicura la posta di superficie o una mail elettronica? E’ meglio una carta di credito (o il suo estratto conto) che passa per le mani di una persona disonesta o dobbiamo preferire una transazione online criptata?

Quando ancora le remore del popolo internettiano riguardo gli acquisti on line faticano a scomparire , ci troviamo dinnanzi l’ennesimo caso di superficialità nel considerare i rischi che i nostra dati sensibili (e più sensibile del codice di carta di credito oggi non ce n’é) corrono quando ci affidiamo ai metodi tradizionali di comunicazione.

Spiego meglio.

Finalmente un noto gestore di carte di credito operante anche sul territorio nazionale ha attivato il servizio di gestione online della propria carta. Per sottoscrivere il servizio è necessario scaricare e stampare un modulo, compilarlo con tutti i dati personali che possiamo immaginare (dati anagrafici, numeri telefonici e cellulari, indirizzo email, informazioni sul documento di riconoscimento, domanda/risposta da utilizzare in caso di smarrimento del proprio codice di accesso, e – soprattutto – il proprio numero di carta di credito), ed inviarlo per posta di superficie alla sede del gestore. A ciò seguirà l’invio – sempre per posta – di un codice di abilitazione al servizio online.

Ora: tralasciando un attimo la scelta (discutibile) di utilizzare la posta tradizionale al posto di quella elettronica per scambiarsi queste preziose informazioni, quali rischi corre la mia missiva nella tratta che la separa da casa mia alla sede dell’operatore, dato che dall’indirizzo sulla busta chiunque è in grado di capire che potrebbe contenere informazioni sensibili?

Non si tratta forse degli stessi rischi che corrono le ricevute cartacee di pagamento, nel momento in cui facciamo acquisti presso esercenti che ancora utilizzano le “macchinette” al posto dei POS? Oppure non si tratta dello stesso rischio che corrono gli estratti conto delle carte di credito – imbucati nelle nostre cassette postali – che in certi casi riportano il codice della carta?

O forse ci sentiamo più tranquilli quando – al ristorante – consegnamo la carta (che contiene ovviamente tutti i dati necessari per fare acquisti online, ovvero nome del titolare, numero e data di scadenza) al cameriere che scompare dietro l’angolo per andare alla cassa e torna dopo pochi minuti per restituircela con la ricevuta?

Personalmente mi stupisce che tanta gente non abbia mai considerato questi potenziali rischi (ma la mia non vuole essere ovviamente una criminalizzazione di chi si trova per lavoro a veicolare queste informazioni), ma si faccia ancora degli scrupoli ad utilizzare un metodo d’acquisto che – oltre che essere decisamente più comodo – non è certamente meno sicuro.

Saluti,

Marco Molinari

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Pubblicato il
27 set 2001
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