Chip drogati, Seoul nega tutto

Chip drogati, Seoul nega tutto

Non è vero che i produttori sudcoreani sono stati finanziati dallo Stato per vincere sui mercati internazionali. Una smentita a cui credere sulla fiducia
Non è vero che i produttori sudcoreani sono stati finanziati dallo Stato per vincere sui mercati internazionali. Una smentita a cui credere sulla fiducia


Seoul (Corea del Sud) – “No! No! No!”. Così il governo di Seoul ha replicato nelle scorse ore alle pesantissime accuse che si erano abbattute sul suo capo nel recente passato, accuse secondo cui avrebbe indebitamente finanziato produttori di semiconduttori sudcoreani viziando quindi l’importante mercato internazionale.

Qualcuno ricorderà i termini dello scandalo , l’accusa lanciata da dalla Infineon tedesca e dalla Micron americana, secondo cui le coreane Hynix e Samsung sarebbero state foraggiate indebitamente dal governo del loro paese. Denunce formalizzate presso le autorità di controllo dell’Unione Europea e degli Stati Uniti d’America.

Ora il ministero sudcoreano degli Affari e del Commercio Esteri ha risposto alle richieste di chiarimenti provenienti da UE e USA affermando che in nessun caso il governo ha spinto le banche a sostenere finanziariamente i due produttori affinché i loro prezzi fossero altamente competitivi sulle piazze internazionali.

Allo stesso modo il Ministero nega qualsiasi agevolazione fiscale “nascosta” per i due grandi produttori.

Ora, naturalmente, occorre decidere a chi credere in una questione i cui effetti sono direttamente percepiti dai mercati internazionali e dai consumatori di alta tecnologia.

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Pubblicato il 6 feb 2003
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