Non si sa cosa Cisco intenda farci e come e a che punto intenda rivendicarlo, ma sta suscitando interesse il fatto che la convergenza tra internet, telefonia e televisione abbia potuto essere oggetto di un brevetto assegnato all’azienda dall’ Ufficio americano dei brevetti .
Secondo Light Reading (LR) la registrazione del brevetto sul cosiddetto triple play , come viene ormai definita la convergenza in mezzo mondo, è nei fatti una “minaccia tripla”.
Il brevetto 7,075,919 descrive “un metodo per fornire contenuti integrati voce, video e dati ad una o più utenze, che include ricevere programmazione televisiva da una fonte di trasmissione, ricevere dati da un network di dati e comunicazioni telefoniche da una rete telefonica. Inoltre il metodo comprende la veicolazione della programmazione televisiva, dei dati e delle comunicazioni telefoniche in un formato comune per le comunicazioni integrate in una singola infrastruttura di rete utilizzando un comune protocollo di comunicazione. In più il metodo include comunicare i dati, la programmazione televisiva e quella telefonica integrata nel formato comune su una infrastruttura di rete unica, utilizzando il comune protocollo di comunicazione ad una o più utenze per fornire l’offerta integrata di servizio”.
La sensazione, dunque, è che ora Cisco possa andare a bussare alla porta dei colossi delle TLC americane per chiedere loro royalty su pressoché tutti i progetti più innovativi che stanno lanciando in queste settimane. Che tutto questo si traduca in un aumento delle tariffe per l’utenza appare ai più una questione meramente matematica.