Data Transfer Project: anche Apple con Google, FB, Microsoft e Twitter

Anche Apple aderisce al Data Transfer Project

Il gruppo di Cupertino è ora ufficialmente al fianco di Google, Facebook, Microsoft e Twitter per supportare il Data Transfer Project.
Anche Apple aderisce al Data Transfer Project
Il gruppo di Cupertino è ora ufficialmente al fianco di Google, Facebook, Microsoft e Twitter per supportare il Data Transfer Project.

Poco più di un anno fa il Data Transfer Project ha fatto il suo esordio con un obiettivo tanto semplice quanto chiaro e importante: consentire agli utenti di spostare i dati che li riguardano tra le piattaforme e i servizi di alcuni dei gruppi più importanti del mondo online, senza costringere al download né all’upload degli archivi.

Data Transfer Project

Ai primi membri che fin da subito hanno aderito all’iniziativa (Google, Facebook, Microsoft e Twitter) si aggiunge oggi Apple in relazione allo storage di iCloud. Della partita anche Solid di Tim Berners-LeeMastodon, questi ultimi due caratterizzati da un focus comune sul concetto di Web decentralizzato. I partner sono in tutto 18, includendo quelli della community open source. Fin qui sono state scritte oltre 42.000 righe di codice.

In termini pratici, lo scopo del Data Transfer Project è quello di rendere compatibili e interoperabili gli strumenti già disponibili come Takeout di Google o Access Your Information di Facebook, sollevando però il proprietario dei dati che desidera trasferirli dall’obbligo di doversi rivolgere a una piattaforma per il download dell’intero pacchetto da caricare poi sull’altro servizio. Così facendo, ad esempio, sarà possibile con un solo e semplice click spostare tutte le fotografie condivise sul social network in blu all’interno di Google Foto.

Una prospettiva auspicabile, ma che non andrà a concretizzarsi nell’immediato. L’iniziativa è al momento da etichettare come work in progress. Gli aggiornamenti vengono condivisi periodicamente sulla pagina GitHub dedicata. Ecco quanto si legge sul sito ufficiale.

Stiamo continuando ad apportare miglioramenti che occasionalmente potrebbero causare qualche anomalia. Dunque, mettendo alla prova gli strumenti, fatelo con attenzione e non escludete che qualcosa potrebbe non funzionare perfettamente.

I lavoro dei protagonisti coinvolti nel Data Transfer Project si sono fin qui concentrati soprattutto sul back-end, ma come reso noto da Jessie Chavez di Google le prime feature raggiungeranno gli utenti prossimamente.

Siamo davvero incoraggiati dai progressi che il Data Transfer Project ha fatto fin dall’annuncio dello scorso anno e guardiamo avanti al fine di distribuire le nostre prime funzionalità destinate agli utenti entro i prossimi mesi.

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Pubblicato il 31 lug 2019
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