eBiscom e AEM milanese: accuse diessine

eBiscom e AEM milanese: accuse diessine

La società che sta investendo pesantemente in un progetto di rete ad alta velocità per servizi "innovativi ed evoluti" è finita nel mirino di una interrogazione di Besostri
La società che sta investendo pesantemente in un progetto di rete ad alta velocità per servizi "innovativi ed evoluti" è finita nel mirino di una interrogazione di Besostri


Roma – Il senatore del gruppo dei Democratici di Sinistra Felice Carlo Besostri ha presentato due giorni fa una interrogazione nella quale si mette in dubbio la correttezza dei rapporti tra Fastweb ( eBiscom ) e l’ AEM di Milano, aziende che insieme lavorano alla realizzazione di una “rete ultraveloce” per la fornitura nel capoluogo lombardo di servizi di connettività “a banda larghissima”. Ecco il testo dell’interrogazione:

“Ai Ministri dell’interno e per il coordinamento della protezione civile, dell’industria, del commercio e dell’artigianato, per le politiche comunitarie e delle comunicazioni.

Premesso:
che da notizie di stampa ed interrogazioni di consiglieri comunali, da ultimo quella del consigliere Fiano, si trae l’impressione che i rapporti tra l’AEM di Milano e la società e-Biscom, o quantomeno il socio di controllo di quest’ultima abbiano bisogno di maggiore trasparenza;

che le due società Metroweb e Fastweb, partecipate da AEM e da Scaglia, sono ovviamente sinergiche e connesse;

che dalle connessioni e sinergie i soci dovrebbero trarre profitto in uguale misura;

che pare, al contrario, che la società maggioritariamente partecipata dall’AEM sia quella destinata a sopportare i maggiori costi a fronte di prospettive di guadagni nettamente inferiori a quelli della società ove maggioritario è il socio privato;

che nei rapporti societari pare siano stati caricati alla Metroweb costi comuni quali il centralino 02-45451, che secondo l’AEM risponde alla Metroweb mentre chi telefona è accolto dalla Fastweb, come personalmente constatato dall’interrogante in data 15 marzo 2000;

che la Metroweb avrebbe assunto dall’ Omnitel un certo numero di dirigenti con diritto a fringe benefits, quali l’uso di un’automobile, sopportandone totalmente i costi, pur essendo la loro attività lavorativa a beneficio di entrambe le società;

che in vista della quotazione in borsa dell’e-Biscom l’AEM pare sia stata indotta ad investire 40 miliardi in detta sottoscrizione, cioè una somma superiore all’attuale capitale dell’e-Biscom, ricomprandosi in borsa a prezzo elevato le plusvalenze create dall’associazione Metroweb-Fastweb,

l’interrogante chiede di sapere:
se risponda al vero quanto esposto in premessa;
se risponda al vero che l’autorizzazione alla gestione della rete a fibre ottiche già rilasciata alla Citytel sia stata trasferita, e in che data, alla Metroweb e se in tale occasione si sia valutato che la società originariamente unitaria (Citytel) si era scissa o trasformata in due società (Metroweb e Fastweb);

se i Ministri in indirizzo siano informati sulle procedure seguite per la scelta del socio privato nelle società Metroweb e Fastweb partecipate dall’AEM;

se la società Metroweb e Fastweb detengano diritti di riserva e/o di esclusiva o comunque porzioni di privilegio per la posa e la gestione di fibre ottiche nella città di Milano ed in caso positivo se ciò sia compatibile con la normativa comunitaria, non configuradosi l’attività delle società Metroweb e Fastweb quale servizio pubblico locale.”

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Pubblicato il
17 mar 2000
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