Ecco i 25 miliardi per la formazione ICT

Ecco i 25 miliardi per la formazione ICT

Il ministero del Lavoro pubblica in Gazzetta Ufficiale la circolare per gli stanziamenti contro la disoccupazione intellettuale. Cosa e come
Il ministero del Lavoro pubblica in Gazzetta Ufficiale la circolare per gli stanziamenti contro la disoccupazione intellettuale. Cosa e come


Roma – Annunciati da tempo sono in arrivo gli stanziamenti per la formazione nei settori della nuova tecnologia per i giovani residenti in Molise, Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna.

Per accedere agli stanziamenti, gli interessati dovranno risultare disoccupati da almeno 12 mesi. Così potranno partecipare al “Programma straordinario contro la disoccupazione intellettuale” approvato con il decreto della Presidenza del consiglio dei ministri il 25 gennaio 2001. Lo ha confermato il ministero del Lavoro con la nota pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di ieri, 18 gennaio, serie generale n. 139 (avviso 3/01).

“Saranno considerati prioritari – afferma la nota ministeriale – i progetti che hanno come destinatari laureati e/o possessori di diploma universitario in discipline umanistiche.”

Stando a quanto pubblicato, i progetti devono prevedere obbligatoriamente il coinvolgimento delle imprese, pubbliche o private, singole o associate, interessate a soddisfare il proprio fabbisogno professionale nel campo delle tecnologie informatiche e della comunicazione.

Nel comunicato il ministero delinea gli obiettivi e le modalità di attuazione del programma che – come stabilito dagli ordinamenti della Commissione UE in occasione del consiglio straordinario di Lisbona (23-24 marzo 2000) sul tema “Una società dell?informazione per tutti” – prevede la definizione di progetti di formazione nel campo delle tecnologie informatiche e della comunicazione.

Il programma si avvale di uno contributo statale di 25 miliardi di lire. I percorsi di formazione potranno essere proposti da università, organismi di formazione, Associazione temporanee di imprese e di scopo, e dovranno prevedere il coinvolgimento delle imprese. Ogni progetto dovrà coinvolgere almeno 150 ragazzi e potrà usufruire al massimo di un contributo non superiore ai quattro miliardi di lire.

“Gli interventi finanziabili – si legge nella nota del Ministero – devono avere carattere sperimentale e innovativo in quanto a modalità di attuazione e contenuti e devono promuovere il principio delle pari opportunità favorendo l’accesso e la presenza delle donne in ruoli, settori produttivi e professioni in cui sono sottorappresentate.”

Gli obiettivi dei corsi (azioni) dovranno comprendere, oltre ad un programma di educazione informatica a livello utente, almeno uno dei seguenti interventi (vedi seconda pagina).


– Formazione in business development, marketing strategico e comunicazione (web project manager, account manager, business developer ecc.) per addetti di imprese che operano nel settore delle nuove tecnologie dell’informazione e dei servizi ad esse connessi.

– Formazione relativa ad attività amministrative e gestionali per addetti di imprese che operano nell’ambito delle nuove tecnologie dell’informazione e dei servizi ad esse connessi (esperti ERP, ecc.).

– Formazione relativa all’acquisizione di competenze per l’ideazione e l’elaborazione di tecniche di gestione operativa di siti e portali e-commerce e web (web system engineer, web master, esperto di linguaggi e tecnologie multimediali ecc.).

– Formazione relativa all’acquisizione di competenze per la ricerca, la produzione e l’editing delle informazioni in ambito multimediale e web (web surfer, web copywriter, ecc.).

– Formazione relativa all’acquisizione di competenze grafiche e di web design per addetti di imprese che operano nell’ambito delle nuove tecnologie e dei servizi ad esse connessi (graphic producer, graphic designer ecc. ).

– Formazione relativa all’acquisizione di competenze di marketing operativo (customer care, customer satisfaction ecc.) per addetti di imprese che operano nell’ambito delle nuove tecnologie dell’informazione e dei servizi annessi.

– Trasferimento di competenze tecnico specialistiche a soggetti che possano progettare, realizzare e sviluppare soluzioni innovative ed applicazioni informatiche per la fornitura di servizi di rete (tecnici di rete, security manager, analisti programmatori, sviluppatori, data base administrator ecc.).

Le attività formative devono obbligatoriamente prevedere moduli teorici e stage in azienda.

Per ulteriori informazioni è necessario rivolgersi al Ministero del Lavoro .

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Pubblicato il
20 giu 2001
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