Gli artigiani non sanno cos'è l'ecommerce

Gli artigiani non sanno cos'è l'ecommerce

Lo sostiene uno studio condotto dall'Abacus, secondo cui le imprese artigiane italiane potrebbero trarre consistenti benefici da un settore che conoscono, però, troppo poco. Tutti i dati
Lo sostiene uno studio condotto dall'Abacus, secondo cui le imprese artigiane italiane potrebbero trarre consistenti benefici da un settore che conoscono, però, troppo poco. Tutti i dati


Roma – Internet veicolo di sviluppo per le imprese artigiane che imparano a sfruttare la Rete e il commercio elettronico. Ma i dati sulla diffusione dell’accesso in questo settore produttivo così rilevante in Italia non sono particolarmente incoraggianti.

Una ricerca Abacus appena presentata a Riccione sostiene che gli artigiani si collegano alla Rete meno della media nazionale, cioè il 24 per cento di loro ha un account di accesso contro il 31 per cento di italiani nella fascia di età tra i 14 e i 65 anni.

Il commercio elettronico, strumento di sviluppo che stenta a decollare anche per i grandi gruppi, nel mondo degli artigiani coinvolge solo il 2 per cento delle attività.

Nelle 600 imprese monitorate dallo studio, metà delle quali con accesso ad Internet, si è rilevato che questa seconda metà si collega ad Internet nel 72 per cento dei casi per ottenere informazioni utili all’attività artigianale. Nel 38 per cento dei casi lo fa per sfruttare i servizi online, in particolare quelli bancari, mentre solo il 20 per cento si dice interessato a farsi pubblicità online (il 15 per cento intende però investire a breve in questo ambito).

Stando alle rilevazioni, solo il 29 per cento delle aziende artigiane dispone di un sito Internet e solo il 18 per cento tra quelli che non l’hanno intende aprirne uno.

Nella metà del campione delle imprese artigiane non collegate alla Rete, solo una lieve maggioranza (55 per cento) sembra interessarsi alle informazioni disponibili online, in particolare per le questioni tributarie. Il 29 per cento è interessato all’utilizzo dell’email come veicolo di comunicazione, pur non usufruendone al momento.

Uno dei motivi per il ritardo, secondo gli esperti, è la mancanza di una formazione adeguata.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
29 mag 2001
Link copiato negli appunti