Google assumerà europei e indiani

Google assumerà europei e indiani

La competizione internazionale per assicurarsi i migliori talenti continua a crescere. La strategia del più noto motore di ricerca è quindi quella di andare a pescare i cervelli nel loro... ambiente naturale
La competizione internazionale per assicurarsi i migliori talenti continua a crescere. La strategia del più noto motore di ricerca è quindi quella di andare a pescare i cervelli nel loro... ambiente naturale


Roma – Competere con i grandi colossi dell’IT americano ed internazionale andando a reperire idee e talenti laddove si trovano. Questo l’obiettivo di Google che ha annunciato una nuova strategia per individuare ed assumere tecnici e informatici di alto livello al di fuori degli Stati Uniti.

In particolare si prevede entro breve tempo l’istituzione di un primo centro di reclutamento a Zurigo, in Svizzera, a cui entro la fine di quest’anno si aggiungerà quello di Bangalore, in India. Si tratta di due laboratori che svilupperanno tecnologie per Google e selezioneranno il personale più talentuoso.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’azienda – è quello di assumere informatici. Non tutti sono negli Stati Uniti e non tutti sono in grado di venire qui. Così, entro un certo limite, saremo noi ad andare da loro”.

Nelle scorse ore, intanto, ha sollevato una certa attenzione in Israele quella che non è esattamente una novità ma è di sicuro interesse. Google, infatti, tra le molte lingue in cui è consultabile lo è anche in yiddish , la lingua storicamente di riferimento in particolare per gli ebrei dell’Europa orientale. Per visualizzare Google in yiddish è sufficiente recarsi all’indirizzo http://www.google.com/intl/yi/ .

Va detto, però, che le lingue in cui Google è disponibile sono davvero numerose e alcune sono pensate esplicitamente per rafforzare l’immagine trendy del motore di ricerca . Accanto agli idiomi internazionali comunemente utilizzati, infatti, Google può essere consultato anche in “lingua hacker” oltre che nel trekkianissimo “klingon”. Per rendersene conto è sufficiente recarsi sulla pagina dedicata .

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Pubblicato il 4 feb 2004
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