Green Pass in azienda e PA: OK dal Garante Privacy

Green Pass in azienda e PA: OK dal Garante Privacy

Il Garante della Privacy ha dato parere favorevole alle modalità di verifica del Green Pass per dipendenti pubblici e privati a partire dal 15 ottobre.
Green Pass in azienda e PA: OK dal Garante Privacy
Il Garante della Privacy ha dato parere favorevole alle modalità di verifica del Green Pass per dipendenti pubblici e privati a partire dal 15 ottobre.

Il DPCM firmato oggi dal Presidente del Consiglio Mario Draghi prevede l’adozione obbligatoria del Green Pass nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende, quindi senza distinzione tra pubblico e privato, a partire dal prossimo 15 ottobre. Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole alle nuove modalità di verifica della certificazione indicate nel suddetto decreto.

Verifica Green Pass: nessun problema di privacy

Il Garante della Privacy spiega che il DPCM tiene conto delle osservazioni dell’autorità, quindi rispetta la libertà di scelta in ambito vaccinale, il corretto adempimento degli obblighi di verifica da parte dei datori di lavoro e il rispetto della disciplina di protezione dei dati personali in materia di certificazioni verdi, come già previsto per il personale scolastico.

Nel decreto sono indicate le cinque modalità che possono essere utilizzate per il controllo del Green Pass: app VerificaC19, piattaforma NoiPA, portale INPS, SDK da integrare nei sistemi di controllo degli accessi e, per aziende con oltre 1.000 dipendenti, interoperabilità con la piattaforma nazionale DGC (Digital Green Certificate).

L’autorità evidenzia che

L’attività di verifica non dovrà comportare la raccolta di dati dell’interessato in qualunque forma, ad eccezione di quelli strettamente necessari, in ambito lavorativo, all’applicazione delle misure derivanti dal mancato possesso della certificazione. Il sistema utilizzato per la verifica del Green Pass non dovrà conservare il QR code delle certificazioni verdi sottoposte a verifica, né estrarre, consultare registrare o comunque trattare per altre finalità le informazioni rilevate.

La piattaforma nazionale DGC visualizzerà unicamente il possesso o meno di una certificazione valida. È assolutamente vietato effettuare controlli per i dipendenti assenti per malattia, ferie e permessi, oltre che per quelli che svolgono la prestazione lavorativa in modalità agile (smart working). I dipendenti dovranno ricevere dal datore di lavoro un’informativa sul trattamento dei dati.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 12 ott 2021
Link copiato negli appunti