I trend di Internet, il futuro indossabile

I trend di Internet, il futuro indossabile

Nuovo rapporto di Mary Meeker sulle tendenze all'ultimo grido della rete telematica mondiale fra mobile che cresce, wearable computing che si affaccia e Web che diventa sempre più da vedere
Nuovo rapporto di Mary Meeker sulle tendenze all'ultimo grido della rete telematica mondiale fra mobile che cresce, wearable computing che si affaccia e Web che diventa sempre più da vedere

La stimata analista Mary Meeker torna a mettere sotto la lente i trend di Internet nella versione aggiornata al 2013 del suo celebre rapporto, fotografando per l’occasione le tendenze del mobile, della futura tecnologia “indossabile” e dell’esplosione cambriana dello sharing di contenuti visivi online.

Il mobile, prima di tutto: anche se continua a rappresentare una vociante minoranza con il 15 per cento del traffico Internet complessivo, il numero di terminali connessi è cresciuto del 30 per cento. Ma gli smartphone connessi non faranno in tempo a imporsi come piattaforma Internet dominante, avverte Meeker, visto che nel prossimo futuro emergeranno nuove categorie di prodotti hi-tech indossabili comprendenti occhiali (Google Glass), braccialetti per il tracking e via elencando.

Il futuro di Internet è insomma indossabile più che mobile, mentre al momento i fenomeni che conoscono un tasso di crescita maggiore sono tutti connessi alla condivisione di contenuti, vite e informazioni personali. E il mondo condivide molto più dello statunitense medio (24 per cento contro 15 per cento di upload “totale” o quasi), dice Meeker.

Facebook continua a rappresentare il terminale privilegiato di questa corsa sfrenata allo sharing, sostiene l’analista, anche se nuovi e vecchi servizi si fanno avanti. Perché il web è oramai visuale, dice Meeker: ogni anno si condividono online 500 milioni di foto con un tasso di crescita del 100 per cento, ragion per cui entro il 2014 il numero di nuove fotografie immesse in rete arriverà al miliardo tondo .

Per quanto riguarda il rapporto fra advertising e contenuti nel contendersi l’attenzione degli utenti (negli USA), infine, i dati forniti da Meeker evidenziano la stagnazione del regno televisivo (43 per cento del tempo per i contenuti contro il 42 per cento trascorso sulla pubblicità), le potenzialità di crescita dell’advertising su Internet e (soprattutto) nel mobile e la probabile morte futura della carta stampata che sopravvive con i denari degli inserzionisti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 31 mag 2013
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