Web – Ha un nome digitale, 001Coty, il nuovo profumo appena lanciato dalla società americana Coty per coloro che non solo lavorano con il computer o ne sono entusiasti utilizzatori ma anche vogliono avere addosso l’odore dei sistemi informatici…
Già, perché 001Coty altro non è che un profumo venduto in una elegante boccetta che viene promossa come “il link tra digitale e umano”. Per il momento il profumo viene prodotto in 5mila boccette disponibili solo su internet, boccette che secondo il produttore contengono “aria blu”, “tocco raro”, “sorprendente energia” ed altro ancora.
Wired dedica un servizio al nuovo stimolo olfattivo che viene descritto dai suoi autori come “una esperienza digitale” essendo “intangibile” come il mondo virtuale. “Abbiamo voluto rivisitare i fondamentali della profumeria – spiega l’azienda produttrice – ripresentandoli come forma d’arte”.
Secondo uno sdegnato Jean-Pierre Subrenat, chairman dell’Associazione dei profumieri americani, “è solo un’idea di marketing. Ma non credo che venderà. Chi vuole puzzare come un computer?”. Secondo Subrenat, Coty non ha prodotto niente di “reale” ma solo “immagine”. “Elizabeth Taylor – spiega Subrenat – ha un suo profumo. E’ una donna dai molti talenti ma sappiamo che non è lei ad individuare la giusta essenza”.
Secondo quanto riferito da Coty, la produzione del profumo sarebbe dovuto a questo procedimento: un pezzo di poliestere infilato in un asciugatore con la cattura dell’odore emesso dall’elettricità statica (?) causata dall’interazione del tessuto con il calore. Con una microsiringa aspiratrice l’odore sarebbe stato “inserito” in una macchina studiata per suddividerne i componenti molecolari. Questi sarebbero stati mescolati con essenze di magnolia ed altre piante; premendo il pulsante rosso il tutto si sarebbe trasformato nell’azzurrino 001Coty. Comprare per provare.