Il digital divide non se ne andrà così

Il digital divide non se ne andrà così

Anche se esperti internazionali sostengono che il gap tecnologico nei paesi avanzati sia destinato a risolversi da sé, c'è chi spiega perché, almeno in Italia, la strada rimane tutta in salita
Anche se esperti internazionali sostengono che il gap tecnologico nei paesi avanzati sia destinato a risolversi da sé, c'è chi spiega perché, almeno in Italia, la strada rimane tutta in salita


Roma – Il digital divide europeo sta davvero per esaurirsi da sé? Stando alla ricerca (citata da Punto Informatico ) presentata nel corso della conferenza I2010 dovrebbe essere così, soprattutto perché la diffusione di internet in Europa è rapida quanto lo è stata quella della tv negli anni 40 .

Io, purtroppo, non credo sia il caso di essere così ottimisti. Provo ad argomentare con alcuni esempi:

Dal punto di vista delle infrastrutture il digital divide non accenna a sparire.
La reale diffusione delle connessioni a banda larga a prezzi accessibili è zoppicante. Mentre vengono aumentati banda e risorse dove il broadband (o almeno l’ADSL) è già arrivata, sembra che non ci sia alcuna volontà di coprire il resto del territorio. Certo, è la parte più difficile, meno conveniente economicamente, ma è necessario rendersi conto che si tratta di una necessità strategica e vitale, oltre che di un tema che tocca per molti aspetti diritti come la libertà di informazione e di comunicazione.

Se poi ci spostiamo sugli aspetti per così dire culturali la situazione è ancora più grave.
Mi faccio (e vi faccio) le “solite” domande:
– Quanti sono in grado di gestire in sicurezza il proprio pc collegato a internet? Sì, mi riferisco a virus, trojan, ma anche a phishing ed email truffa. Pochi.
– Quanti coloro che usano internet abitualmente per acquisti e prenotazioni? Pochissimi.
Ma anche questo è “divario digitale” perché, per usare una metafora, non bastano strade, autostrade e automobili per poter dire che la gente sa guidare.

Non parliamo poi della penetrazione della Grande Rete nel nostro tessuto di PMI : quando va bene viene usato il computer della segretaria e giusto per scaricare le email. Nessun investimento strategico, nessuna integrazione nel processo produttivo o commerciale. E non solo per colpa della PMI di turno… Che ruolo ha avuto la scuola nel ridurre il digital divide? Chi si sta occupando di formare gli insegnanti? E se mai la scuola può aiutare i più giovani, agli adulti chi ci pensa?

La scomparsa del digital divide è solo questione di tempo, dicono. Forse è così, se ci si accontenta di aver dato a tutti la possibilità di connettersi ad internet per decretarne la fine.

Ma se pensiamo invece ad un accesso consapevole alle nuove tecnologie, che ne consenta un uso libero, liberante, creativo, arricchente, beh la strada è ancora lunga e in salita… … ma all’arrivo, magari stanchi, potremo finalmente salutare il digital divide come una realtà del passato…

Stefano Garuti
Digital Divide

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Pubblicato il 9 set 2005
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