Il megabusiness delle suonerie

Il megabusiness delle suonerie

Un miliardo di dollari. A tanto arriva nel mondo il volume d'affari intorno alle suonerie per il cellulare. Alle case discografiche un'importante fetta dei guadagni
Un miliardo di dollari. A tanto arriva nel mondo il volume d'affari intorno alle suonerie per il cellulare. Alle case discografiche un'importante fetta dei guadagni


Roma – La forsennata pubblicità delle suonerie per i cellulari soprattutto via internet, la disponibilità di telefonini sempre più evoluti sul fronte della resa audio e la forte curiosità dell’utenza ha trainato nel 2002 il mercato delle suonerie portandolo a quota un miliardo di dollari.

Ad sciorinare queste cifre vertiginose è la britannica “Informa Media Group”, secondo cui le case discografiche, che dividono i proventi con i distributori di suonerie e gli autori delle musiche, hanno raccolto nel 2002 71 milioni di dollari di royalty per le vendite effettuate.

Per l’industria musicale, assalita tanto dal calo delle vendite di musica quanto dalle dinamiche al ribasso innestate da internet, quello delle suonerie rappresenta, dunque, uno dei pochi fronti in cui i suoi prodotti riescono a far segnare una forte crescita. Nel 2002, infatti, Informa ritiene che il business sia aumentato del 58 per cento rispetto all’anno precedente. E non è finita qui, visto che per l’anno in corso gli studiosi prevedono una ulteriore crescita.

Secondo Informa, va notato anche come i prezzi delle suonerie possano variare grandemente a seconda del paese nel quale i clip per cellulare vengono venduti. In un esempio, Informa ha spiegato che un download in Russia può costare 30 centesimi di dollaro contro gli 1,83 centesimi di dollari in Australia.

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Pubblicato il 16 gen 2003
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