Intel e AMD davanti alla Corte Suprema

Intel e AMD davanti alla Corte Suprema

Le due rivali di vecchia data si sono fronteggiate ieri davanti ai massimi giudici americani per dirimere una questione vitale, soprattutto perché tocca i problemi europei di Intel
Le due rivali di vecchia data si sono fronteggiate ieri davanti ai massimi giudici americani per dirimere una questione vitale, soprattutto perché tocca i problemi europei di Intel


Washington (USA) – Ieri Intel e AMD si sono affrontate di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti in merito ad una vecchia questione che le contrappone. AMD vorrebbe che si obbligasse l’avversaria a rilasciare della documentazione ritenuta di fondamentale importanza per l’inchiesta antitrust che, dal 2000, l’Unione Europea sta conducendo sul gigante dei chip.

Questo documenti, circa 60.000 pagine, sono stati già esibiti da Intel in una precedente causa con Intergraph ( accomodata proprio di recente ). Per rendere disponibili tali carteggi all’antitrust europeo, AMD chiama in causa una vecchia legge che consente ad un tribunale statunitense di trasmettere la documentazione di un processo ad una corte straniera.

“Vogliamo essere sicuri che gli inquirenti della UE possano accedere ai dati che dovrebbero esser resi loro disponibili”, ha detto Michael Simonoff, portavoce di AMD.

Il chipmaker di Sunnyvale sostiene che tale documentazione potrebbe fornire informazioni preziose circa le pratiche di mercato di Intel e, in modo particolare, sulle presunte ritorsioni che questa avrebbe minacciato nei confronti di alcuni produttori di computer che adottano i chip di AMD. Ed è qui, evidentemente, l’interesse principale di AMD nella vicenda.

Intel ha fatto ricorso alla Corte Superiore dopo che AMD, lo scorso ottobre, ha vinto la causa in un tribunale distrettuale. In sua difesa il chipmaker di Santa Clara reclama il fatto che l’inchidesta antitrust dell’UE non è ancora sfociata in una causa legale e, pertanto, la legge tirata in ballo AMD sarebbe in questo caso inapplicabile.

Va notato che la UE, pur interessata ai documenti, è d’accordo con gli avvocati di Intel. La Commissione teme infatti che la vittoria di AMD apra un rischioso precedente, e dia l’avvio ad un’incontrollata condivisione di documenti fra corti americane ed europee: condivisione che, secondo alcuni avvocati, dovrebbe invece avvenire solo in rare e particolari circostanze.

Sebbene la decisione della Corte Suprema potrebbe avere un ruolo determinante sul proseguimento dell’indagine antitrust europea, gli analisti sostengono che il caso non dovrebbe avere un impatto immediato sul valore azionario del big di Santa Clara.

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Pubblicato il
21 apr 2004
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