Santa Clara (USA) – In vista della stagione delle festività, Intel ha deciso di ridurre il prezzo, in qualche caso fino al 35%, delle versioni mobili e desktop dei Pentium 4 e dei Celeron.
La famiglia desktop dei P4, attualmente composta da CPU con frequenza di clock compresa fra i 2,53 GHz e i 3,2 GHz, è stata interessata da ribassi che vanno dal 16% del modello entry-level, che ora costa 163$, al 35% del modello top di gamma, il cui costo è ora di 417$.
Le versioni mobili dei P4 hanno subito riduzioni analoghe che vanno dal 15% del modello a 2,66 GHz, il cui prezzo è ora di 186$, al 34% del modello a 3,2 GHz, che ora costa 433$.
Più contenuti i tagli che hanno riguardato i Celeron. I due modelli desktop a 2,3 GHz e 2,4 GHz sono stati scontati del 13% e costano entrambi 69$, mentre la versione a 2,5 GHz è stata deprezzata del 5% e ora costa 79$.
I Mobile Celeron hanno invece beneficiato di tagli compresi fra il 16% della versione a 2,2 GHz, il cui prezzo è ora di 112$, al 14% della versione a 2 GHz, il cui costo è passato a 96$. Il modello di Mobile Celeron con frequenza più alta, il 2,4 GHz, ha subito invece una riduzione del 10% e il suo prezzo è ora di 134$.
Tutti i prezzi s’intendono per ordini di 1.000 unità
Nei prossimi giorni si attende la risposta di AMD.
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bella iniziativa, ma..
a quando la trilogia del Signore degli Anelli?.. ;)NikyAnonimoRe: bella iniziativa, ma..
- Scritto da: Anonimo> a quando la trilogia del Signore degli> Anelli?.. ;)> > Nikymah certo che c'è gente davvero di bocca larga.. :S avvelenato che vuole JT Leroy in formato elettronico :PavvelenatoRe: bella iniziativa, ma..
bocca larga? Ma sai di cosa parli?JosaFatRe: bella iniziativa, ma..
mah sì. l'ho dovuto leggere per compito.una cacata barocca imho. tutti effettoni. si basa solo sulla suggestione derivante dalle descrizioni fantastiche.un bel mondo banalotto con la storiella banalotta del bene contro il male, arrangiata sicuramente in maniera suggestiva da un bravissimo artigiano della scrittura .mah. a me non ha emozionato.avvelenatoUn po' di senso della misura, no, eh?!
L'iniziativa, se riservata ai non vedenti (veri) è pienamente condivisibile se estesa anche ai normodotati è una puttanata bella e buona, che rischia di mandare in rovina le poche librerie serie esistenti in Italia... Il mercato italiano è già pietoso (vale - tutto insieme - meno di una sola linea di biscotti del Mulino Bianco!!), i margini delle librerie - sappiatelo - sono ridicoli e basterebbe davvero poco per distruggerlo definitivamente.Non mi si accusi di insensibilità: facevo web accessibile già 6 anni fa, regalandolo ai clienti che non me l'hanno mai pagato, per puro senso civico. Non ce l'ho con i non vedenti, che hanno pieno diritto a rivendicare molta più attenzione; ma non sopporto che si utilizzi un problema serio per una speculazione che rischia davvero di essere massiccia e dozzinale.Se questa versione di Harry Potter sarà distribuita in via riservata ai non vedenti, benissimo, ben venga; se, come temo, sarà disponibile per tutti, i gestori del sito vanno denunciati e fermati. Perchè qui non si tratta di essere normodotati o disabili: si tratta di avere un po' di rispetto per chi sui libri ci campa senza fare miliardi (librerie, distributori, corrieri, rappresentanti) e di tutelare un mercato già in difficoltà.Tengo a precisare che non sono un editore, né un libraio e che i miei 70 libri all'anno me li compero (in compenso ho un cellulare che non è polifonico, non sa neppure cosa sia Java e pesa un chilo e mezzo; io i miei pochi quattrini li spendo in carta, non fate polemiche stupide sulla mia disponibilità economica).E adesso sfogatevi pure, come sempre, se volete...AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
- Scritto da: Anonimo> Se questa versione di Harry Potter sarà> distribuita in via riservata ai non vedenti,> benissimo, ben venga; se, come temo, sarà> disponibile per tutti, i gestori del sito> vanno denunciati e fermati. Denunciati per cosa? I diritti d'autore si pagano, quindi non mi pare che qualcuno stia andando contro la legge.Questo mi pare un buon risultato(anche se probabilmente bisognerebbe abbassare i diritti d'autore)AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
i diritti d'autore non sono dell'autore, cioè la possibilità di usufrutto viene ceduta in via esclusivaall'editore.avvelenatoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
non lo so, la verità è che questa della cecità è un modo forte per dire che esistono tecnologie capaci di migliorare la nostra vita e abbassare prezzi e sprecare meno risorse (la carta è un bene prezioso, non dico di non usarne ma magari solo per i libri "fichi"), ma non verranno implementate per non scompensare gli squilibri-equilibrati sui quali la nostra società è basata.diciamo a livello pratico però che l'esigenza di cambiamento del sistema distributivo del materiale testuale è molto meno sentita rispetto a quanto accade nell'ambito musicale (ho forse udito p2p?! :D ), e poi le biblioteche sono tante e solitamente ben fornite. Quindi penso che in linea di massima ancora qualche soldo agli editori-rivenditori sia giusto farglielo fare (anche in relazione ai loro margini nettamente inferiore ai discografici)però converrai con me che non è possibile per sempre frenare il progresso e mantenere un sistema distributivo meno efficente del digitale giusto per salvaguardare gli interessi personali di pochi. purtroppo è così, e anche i lampionai sono stati licenziati quando l'energia elettrica è entrata in voga. avvelenato che adora il rumore della carta sui polpastrelli.. ma adora un po' meno il peso del suo zaino :(avvelenatoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
Convengo pienamente, su tutto...Tuttavia che il digitale sia "comodo" per leggere è ancora tutto da dimostrare (anzi, i miei amici oculisti inorridiscono al solo pensiero). Credo che sia semplicemente fantastico per la manualistica, ma decisamente immondo per la lettura "di piacere"; e infatti gli e-book sono già sulla via del tramonto, no?Il prossimo salto tecnologico, ne sono convinto, potrebbe davvero mettere in pensione la carta (ne soffrirei da matti, però!), ma per ora la vedo dura...Quanto ai margini dei discografici rispetto a quelli della carta, beh, hai pienamente ragione!Ciao, NicoAnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
concordo in totoinoltre ho da fare 2 considerazioni:1) il palmare è piccolo per il libro, ma magari con un tablet-pc la cosa presenta vantaggi che magari annullano la nostalgia della carta (che poi de gustibus)2) la carta non è sempre bellissima. Un conto è prendersi l'edizione di qualità, nella quale ogni pagina sembra quasi fatta di legno e non si strapperebbe neanche tra le mani di SuperPippo, un conto sono le edizioni economiche, o peggio, i giornali e soprattutto i settimanali/mensilivoglio dire, ma a voi la carta usata su Focus non vi dà i brividi come il polistirolo quando si rompe o la lavagna quando viene graffiata??? avvelenato che alcuni tipi di carta lo mandano in maloraavvelenatoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
- Scritto da: Anonimo>; se, come temo, sarà> disponibile per tutti, i gestori del sito> vanno denunciati e fermati. Tu si che sei avantiAnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> >; se, come temo, sarà> > disponibile per tutti, i gestori del sito> > vanno denunciati e fermati. > > Tu si che sei avantiEcco, bravo, hai detto la tua. Ora mettiti buono a giocare con i soldatini, che noi grandi stiamo parlando di cose serie, neh?!AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
- Scritto da: Anonimo > > Tu si che sei avanti> > Ecco, bravo, hai detto la tua. Ora mettiti> buono a giocare con i soldatini, che noi> grandi stiamo parlando di cose serie, neh?!La tua risposta è molto infantile e denota il tuo basso livello culturale nonostante i 900 libri comprati all'anno che devi ancora finire di colorareAnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
- Scritto da: Anonimo> L'iniziativa, se riservata ai non vedenti> (veri) è pienamente condivisibile se estesa> anche ai normodotati è una puttanata bella e> buona, che rischia di mandare in rovina le> poche librerie serie esistenti in Italia...> Il mercato italiano è già pietoso (vale -> tutto insieme - meno di una sola linea di> biscotti del Mulino Bianco!!), i margini> delle librerie - sappiatelo - sono ridicoli> e basterebbe davvero poco per distruggerlo> definitivamente.> > Non mi si accusi di insensibilità: facevo> web accessibile già 6 anni fa, regalandolo> ai clienti che non me l'hanno mai pagato,> per puro senso civico. Non ce l'ho con i non> vedenti, che hanno pieno diritto a> rivendicare molta più attenzione; ma non> sopporto che si utilizzi un problema serio> per una speculazione che rischia davvero di> essere massiccia e dozzinale.> > Se questa versione di Harry Potter sarà> distribuita in via riservata ai non vedenti,> benissimo, ben venga; se, come temo, sarà> disponibile per tutti, i gestori del sito> vanno denunciati e fermati. > Perchè qui non si tratta di essere> normodotati o disabili: si tratta di avere> un po' di rispetto per chi sui libri ci> campa senza fare miliardi (librerie,> distributori, corrieri, rappresentanti) e di> tutelare un mercato già in difficoltà.> > Tengo a precisare che non sono un editore,> né un libraio e che i miei 70 libri all'anno> me li compero (in compenso ho un cellulare> che non è polifonico, non sa neppure cosa> sia Java e pesa un chilo e mezzo; io i miei> pochi quattrini li spendo in carta, non fate> polemiche stupide sulla mia disponibilità> economica).> > E adesso sfogatevi pure, come sempre, se> volete...In parte ti do' ragione,ma secondo me a questo punto bisognerebbe che la gente cercasse anche un'altro modo di far commercio.Se l'era del digitale vuol dire accessibilita' e fruibilita' dei contenuti ,sarebbe il caso che il modo di pensare di far soldi si adeguasse .Vedi P2P.Al di la' del fatto che si renda meno costoso un prodotto non capisco perche' se esiste un certo tipo di carico su un libro da parte di chi lo produce solo perche' non si deve interrompere il classico ,autore - editore - libreria.Oltretutto vorrei ricordarti che quest'anno specialmente in Italia si e' notato come certi editori autori e librerie hanno fatto si che il prezzo dei libri scolastici lievitasse all'inverosimile.Non e' possibile che per mandare un figlio a scuola una famiglia debba pagare 600 euro di libri che come ben saprai l'80 % dei libri ,l'anno successivo non puo' in nessun modo recuperare.E' possibile che ogni volta che si debba avere qualcosa se non e' pagata a peso d'oro non e' possibile gustarla ?Capisco che dietro la libreria ci sono delle persone ,che a loro volta subiscono dei rincari come tutti, ma se non interrompiamo questo ciclo a catena in cui si vede che si fa' a gara a chi alza di + il prezzo tra un po' nessuno comprera' nulla perche' troppo costoso non credi ?.E per di + perche' invocare lo scandalo perche' vendono un libro a poco ? Per una volta soltanto che qualcuno fa' qualcosa che avvicina tutti alla lettura si levano proteste perche' poco costosa e perche' danneggia una categoria che cmq non credo che per quest'azione avra' grossi effetti devastanti sulla loro economia saluti.AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
> In parte ti do' ragione,ma secondo me a> questo punto bisognerebbe che la gente> cercasse anche un'altro modo di far> commercio.Se l'era del digitale vuol dire> accessibilita' e fruibilita' dei contenuti> ,sarebbe il caso che il modo di pensare di> far soldi si adeguasse .> Vedi P2P.> Al di la' del fatto che si renda meno> costoso un prodotto non capisco perche' se> esiste un certo tipo di carico su un libro> da parte di chi lo produce solo perche' non> si deve interrompere il classico ,autore -> editore - libreria.> Oltretutto vorrei ricordarti che quest'anno> specialmente in Italia si e' notato come> certi editori autori e librerie hanno fatto> si che il prezzo dei libri scolastici> lievitasse all'inverosimile.> Non e' possibile che per mandare un figlio a> scuola una famiglia debba pagare 600 euro di> libri che come ben saprai l'80 % dei libri> ,l'anno successivo non puo' in nessun modo> recuperare.> E' possibile che ogni volta che si debba> avere qualcosa se non e' pagata a peso d'oro> non e' possibile gustarla ?Capisco che> dietro la libreria ci sono delle persone> ,che a loro volta subiscono dei rincari come> tutti, ma se non interrompiamo questo ciclo> a catena in cui si vede che si fa' a gara a> chi alza di + il prezzo tra un po' nessuno> comprera' nulla perche' troppo costoso non> credi ?.> E per di + perche' invocare lo scandalo> perche' vendono un libro a poco ? Per una> volta soltanto che qualcuno fa' qualcosa che> avvicina tutti alla lettura si levano> proteste perche' poco costosa e perche'> danneggia una categoria che cmq non credo> che per quest'azione avra' grossi effetti> devastanti sulla loro economia saluti.In effetti i problemi da risolvere sono diversi...Il costo finale di un libro è davvero alto solo se se ne stampano (e vendono) poche copie; più copie si tirano e minore è il costo a copia. Quindi se un libro costa tanto è anche perchè in Italia si legge pochissimo. Per capirci: l'80% dei libri stampati in Italia vende meno di 2 (due) copie!!!)E' ovvio che poi tutti sti' costi finiscano per scaricarsi (a torto o a ragione) sui pochi titoli che vendono...D'altra parte gli editori di libri sono una delle poche categorie imprenditoriali ad aver fatto sforzi concreti per creare un mercato "a basso costo": in genere, infatti, dopo un paio d'anni i titoli più interessanti li troviamo tutti in edizione economica, no? Nulla di paragonabile, ad esempio, con le major della musica... Trovatemi un disco in versione "best price" che abbia meno di 10 anni, se siete capaci. E nessuno di loro si è mai sognato di opporsi all'attività delle biblioteche dove tutti possiamo tranquillamente prendere in prestito qualunque cosa, GRATUITAMENTE.Lo scandalo - a mio avviso - è dunque che si stia tentando di mettere il mercato librario sullo stesso piano di quello discografico (p2p). Anzi, più che di scandalo parlerei di macroscopico fraintendimento.La difesa delle librerie e delle catene di distribuzione, inoltre, non è affatto finalizzato a conservare posti di lavoro obsoleti (tipo lampionai), ma a tutelare l'unica forma di promozione del libro e della lettura realmente efficace. Il rischio grande è - infatti - che tutto finisca dentro all'indecente calderone della grande distribuzione, dove libri, patatine, assorbenti e pc sono trattati tutti allo stesso modo.E mi pare che sto' Paese di ignoranti ne abbia già abbastanza così. Per chi non lo sapesse, un dato statistico terrificante: il "civilissimo" Veneto ha tutt'oggi un analfabetismo che è circa venti volte superiore a quello della Campania e circa 200 (!!!) volte superiore a quello della Tunisia.... Ecco perchè non ci possiamo permettere di perdere un canale culturale vitale come quello della distribuzione libraria: siamo già messi fin troppo male.Ciao, grazie per la serietà dell'intervento..AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
- Scritto da: Anonimo> > > In parte ti do' ragione,ma secondo me a> > questo punto bisognerebbe che la gente> > cercasse anche un'altro modo di far> > commercio.Se l'era del digitale vuol dire> > accessibilita' e fruibilita' dei contenuti> > ,sarebbe il caso che il modo di pensare di> > far soldi si adeguasse .> > Vedi P2P.> > Al di la' del fatto che si renda meno> > costoso un prodotto non capisco perche' se> > esiste un certo tipo di carico su un libro> > da parte di chi lo produce solo perche'> non> > si deve interrompere il classico ,autore -> > editore - libreria.> > Oltretutto vorrei ricordarti che> quest'anno> > specialmente in Italia si e' notato come> > certi editori autori e librerie hanno> fatto> > si che il prezzo dei libri scolastici> > lievitasse all'inverosimile.> > Non e' possibile che per mandare un> figlio a> > scuola una famiglia debba pagare 600 euro> di> > libri che come ben saprai l'80 % dei libri> > ,l'anno successivo non puo' in nessun modo> > recuperare.> > E' possibile che ogni volta che si debba> > avere qualcosa se non e' pagata a peso> d'oro> > non e' possibile gustarla ?Capisco che> > dietro la libreria ci sono delle persone> > ,che a loro volta subiscono dei rincari> come> > tutti, ma se non interrompiamo questo> ciclo> > a catena in cui si vede che si fa' a gara> a> > chi alza di + il prezzo tra un po' nessuno> > comprera' nulla perche' troppo costoso non> > credi ?.> > E per di + perche' invocare lo scandalo> > perche' vendono un libro a poco ? Per una> > volta soltanto che qualcuno fa' qualcosa> che> > avvicina tutti alla lettura si levano> > proteste perche' poco costosa e perche'> > danneggia una categoria che cmq non credo> > che per quest'azione avra' grossi effetti> > devastanti sulla loro economia saluti.> > In effetti i problemi da risolvere sono> diversi...> Il costo finale di un libro è davvero alto> solo se se ne stampano (e vendono) poche> copie; più copie si tirano e minore è il> costo a copia. Quindi se un libro costa> tanto è anche perchè in Italia si legge> pochissimo. Per capirci: l'80% dei libri> stampati in Italia vende meno di 2 (due)> copie!!!)> > E' ovvio che poi tutti sti' costi finiscano> per scaricarsi (a torto o a ragione) sui> pochi titoli che vendono...> > D'altra parte gli editori di libri sono una> delle poche categorie imprenditoriali ad> aver fatto sforzi concreti per creare un> mercato "a basso costo": in genere, infatti,> dopo un paio d'anni i titoli più> interessanti li troviamo tutti in edizione> economica, no? Nulla di paragonabile, ad> esempio, con le major della musica...> Trovatemi un disco in versione "best price"> che abbia meno di 10 anni, se siete capaci. > E nessuno di loro si è mai sognato di> opporsi all'attività delle biblioteche dove> tutti possiamo tranquillamente prendere in> prestito qualunque cosa, GRATUITAMENTE.Guarda che i libri le biblioteche li comprano e costituiscono il 25% del fatturato delle case editriciAnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh
- Scritto da: Anonimo> L'iniziativa, se riservata ai non vedenti> (veri) è pienamente condivisibile se estesa> anche ai normodotati è una puttanata bella e> buona, che rischia di mandare in rovina le> poche librerie serie esistenti in Italia...> Il mercato italiano è già pietoso (vale -> tutto insieme - meno di una sola linea di> biscotti del Mulino Bianco!!), i margini> delle librerie - sappiatelo - sono ridicoli> e basterebbe davvero poco per distruggerlo> definitivamente.Hai perfettamente ragione e il libro è già distribuito sul P2P.... come volevasi dimostrare....bah.AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
> buona, che rischia di mandare in rovina le> poche librerie serie esistenti in Italia...> Il mercato italiano è già pietoso (vale -> tutto insieme - meno di una sola linea di> biscotti del Mulino Bianco!!), i margini> delle librerie - sappiatelo - sono ridicoli> e basterebbe davvero poco per distruggerlo> definitivamente.E' il progresso .... anche chi produceva macchine a vapore si è adeguato perchè non dovrebbero farlo i mercanti di libri?Non si può evitare il progresso(e-book) per salvaguardare il portafoglio di alcuni...AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
> E' il progresso .... anche chi produceva> macchine a vapore si è adeguato perchè non> dovrebbero farlo i mercanti di libri?> Non si può evitare il progresso(e-book) per> salvaguardare il portafoglio di alcuni...Sono d'accordo, non credere...Gli e-book mi fanno un po' senso (ma sono io che sono vecchio) ma mi vanno benone. Non mi sta bene che si pretenda di risolvere un problema complesso (e culturalmente vitale) in modo dozzinale e populista. Il problema è di metodo, non tecnologico.Tutto qui.AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
70 libri l'anno ???Oltre ad essere un buon numero (io che credo di leggere già abbastanza potrei essere su una quindicina) sono un investimento.se i 70 libri sono tascabili (presso medio 8 euro) sono 560 euro, se sono libri in edizione di qualità (che sono tutta un'altra cosa) possiamo ipotizzare 3 volte tanto il prezzo per cui 1680 euro pari a circa 3 milioni di vecchie lire. Mi spiace ma io non potrei permettermi di perdere uno stipendio per i libri.AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
- Scritto da: Anonimo> 70 libri l'anno ???> Oltre ad essere un buon numero (io che credo> di leggere già abbastanza potrei essere su> una quindicina) sono un investimento.> se i 70 libri sono tascabili (presso medio 8> euro) sono 560 euro, se sono libri in> edizione di qualità (che sono tutta un'altra> cosa) possiamo ipotizzare 3 volte tanto il> prezzo per cui 1680 euro pari a circa 3> milioni di vecchie lire. Mi spiace ma io non> potrei permettermi di perdere uno stipendio> per i libri.Ecco, lo sapevo che qualcuno mi faceva i conti in tasca; come se il problema fosse la mia disponibilità economica.Tenterò comunque di darti una risposta.Ebbene sì, leggo dai 70 ai 100 titoli l'anno, cosa c'è di strano?Non vado in vacanza sul serio da tre anni; ho un cellulare che fa schifo e che cambio solo se si rompe; le foto le faccio con la macchina fotografica e non con il telefonino; la mia autoradio non ha il CD; ho smesso di giocare a tennis e di andare a sciare perchè mi costava troppo; non ho l'onnipresente magliettina fighina con un inutile fiorellone (e che l'anno prossimo sembrerà vecchissima).Embè?Ti ho chiesto come spendi i tuoi soldi io?Per anni non ho potuto comperarmi neanche un libro: c'erano le biblioteche, però, civilissima e economicissima istituzione...AnonimoRe: Un po' di senso della misura, no, eh?!
- Scritto da: Anonimo> Ecco, lo sapevo che qualcuno mi faceva i> conti in tasca; come se il problema fosse la> mia disponibilità economica.> Ti ho chiesto come spendi i tuoi soldi io?> > Per anni non ho potuto comperarmi neanche un> libro: c'erano le biblioteche, però,> civilissima e economicissima istituzione...Credo che il suo intento non fosse tanto farti i conti in tasca, quanto dire che non tutti possono permettersi una tale cifra da spendere in lettura (se vogliamo anche in questioni di spazio). MaurizioBDue cose.
1) perchè nessuno, in nessun articolo, e neppure sul sito di Pietrasanti, si da la pena di comunicare in quale formato verrà distribuita questa versione? Non mi sembra un dettaglio così superfluo. 2)Per quanto riguarda le polemiche.. Ci sono due problematiche distinte, contrapposte e ugualmente ineludibili: - Il problema di tutelare una categoria di lavoratori (editori e librerie) - il problema di far progredire la civiltà verso forme nuove di condivisione della conoscenza, piu' democratiche e accessibili. Entrambe piu' che legittime. Non cadiamo nella solita contrapposizione tra due verità che non sono autoescludenti, ma semplicemente due facce della stessa medaglia, e cerchiamo invece un'integrazione tra le due, che è la soluzione sempre piu' efficace (vedi polemica sterile sul crocefisso). ClaudioAnonimoIl punto è dove
Se l'acquirente risparmierà l'80% del prezzo del libro il danno sarà limitato solo al settore dell'editoria e non può avere ricadute occupazionali perchè quei saoldi saranno spesi comunque a vantaggio di altri settori(che bilanceranno la perdita di posti di lavoro nelle librerie). Così come quando(anche solo 50 anni fà) una famiglia media spendeva molto di più in percentuale per i generi di prima necessità e oggi quella quota è misera e i soldi vanno da altre parti. Da allora ci sono molti meno occupati nel settore agricolo ma questo non significa meno posti di lavoro, semplicemente la società si è evolvuta in altri settori che hanno assorbito l'occupazione in maniera differente. Cercare di bloccare questo processo tenendo in vita settori inutili(o semplicemente a perdita) solo per "salvare" l'occupazione danneggia il cittadino(+spese), la competitività del paese(+tasse) e in ultima analisi proprio l'occupazione che voleva proteggere.Giacks3dPer chi vuol far qualcosa x i ciechi
Esiste la possibilità di fare il "donatore di voce".http://www.libroparlato.org/Si leggono i libri e si registrano, a beneficio di una "libreria" di nastri (e credo ormai di CD-Mp3) a disposizione dei ciechi (soprattutto di chi è diventato cieco, e quindi ha difficoltà ad imparare il braille o ha altri casini.Cavallo GolOsoIo Harry Potter lo tengo in gabinetto
così quando manca la carta igienica..............AnonimoRe: Io Harry Potter lo tengo in gabinetto
si vede che hai colto a pieno il senso del dibattio...(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)(troll)paulatzRe: Io Harry Potter lo tengo in gabinetto
- Scritto da: Anonimo> così quando manca la carta> igienica..............Cavolo, un vero pensatore!Ma possibile che non si riesca mai a fare un discussione decente senza che qualche essere inutile si metta in mezzo?!?!AnonimoRe: Io Harry Potter lo tengo in gabinetto
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > così quando manca la carta> > igienica..............> > Cavolo, un vero pensatore!> Ma possibile che non si riesca mai a fare un> discussione decente senza che qualche essere> inutile si metta in mezzo?!?!Appunto perchè hai postato???????????????AnonimoRedazione: UPDATE alla news
COMUNICATO STAMPAHARRY POTTER: AVVISO URGENTE E IMPORTANTE AI CONSUMATORI-LETTORI.SE VOLETE RISPARMIARE L'80 PER CENTO DEL PREZZO DI COPERTINA DOVRETEATTENDERE UN PAIO DI GIORNI.Roma, 28 ottobre 2003Mentre si avvicina la data dell'uscita in libreria (al prezzo di 24,- Euro)del prossimo, attesissimo "Harry Potter e l'Ordine della Fenice", nonchéquella della sua uscita in versione altrettanto integrale ma al prezzo di4,80 Euro, intendiamo precisare che il nostro circuito non intende in alcunmodo porsi in concorrenza con l'Editore Salani e con le altre impresecoinvolte nel caso editoriale del decennio.Tanto meno intendiamo danneggiarli.Non immetteremo quindi sul mercato la nostra edizione - che è naturalmenteassolutamente integrale - prima di 48 o 72 ore dal momento della uscita inlibreria del volume.Intendiamo anche in questo modo ulteriormente sottolineare che non ci premeaffatto danneggiare alcuno e tanto meno l'editore Salani.Né però riteniamo debba danneggiarsi il consumatore-lettore, il qualecrediamo abbia il diritto di sapere che il medesimo, assolutamente identicocontenuto, le medesime parole possono essere acquistate sia in un formato alprezzo di 24,- Euro, sia in un formato diverso, ma con identico contenuto ericevendo il tutto comodamente a casa al prezzo di 4,80 Euro.E' per contemperare i diritti - entrambi fondatissimi - dell'Editore e deglialtri attori imprenditoriali con quelli del consumatore che facciamo appelloagli organi di informazione a che rendano nota tale possibilità al pubblico.Approfittiamo anche per appellarci ai molti interlocutori di queste ore,giornalisti e semplici lettori, onde non insistano per ottenere da noi illibro prima che questo esca in libreria: saremo inflessibili.LambRe: Redazione: UPDATE alla news
> nostro circuito non intende in alcun> modo porsi in concorrenza con l'Editore> Salani e con le altre imprese> coinvolte nel caso editoriale del decennio.> Tanto meno intendiamo danneggiarli.Beh, sono spiacente di informarvi del fatto che non danneggerete - quasi certamente - l'editore Salani (che ha ormai le spalle belle larghe, grazie a Potter; e se lo merita), ma che il danno si scaricherà tutto sulle spalle delle piccole attività, quelle che già lottano ogni giorno non solo per sopravvivere, ma anche per fare un po' di cultura in questo Paese semianalfabeta.Bel risultato; complimenti per la "civilissima" iniziativa.AnonimoRe: Redazione: UPDATE alla news
- Scritto da: Lamb> COMUNICATO STAMPA> > HARRY POTTER: AVVISO URGENTE E IMPORTANTE AI> CONSUMATORI-LETTORI.> SE VOLETE RISPARMIARE L'80 PER CENTO DEL> PREZZO DI COPERTINA DOVRETE> ATTENDERE UN PAIO DI GIORNI.Una sola domanda: come diavolo l'avete avuta voi l'edizione italiana???Anonimoharry potter = windows
guadartelo .. ha persino gli occhiali come bill gates (win)AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 27 10 2003
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