Itanium 2 volta le spalle al mondo x86

Itanium 2 volta le spalle al mondo x86

La prossima CPU dual-core dedicata all'ambito server di fascia alta farà girare applicativi a 32 bit solamente tramite emulazione
La prossima CPU dual-core dedicata all'ambito server di fascia alta farà girare applicativi a 32 bit solamente tramite emulazione


Santa Clara (USA) – Il nuovo processore Intel Itanium abbandonerà il supporto per l’architettura x86 delegando alla simulazione l’arduo compito di eseguire software pensato per una piattaforma diversa.

La circuiteria che permetteva al vecchio Itanium di supportare il software dedicato ai processori x86, come Pentium e Xeon, è stato rimosso nell’erede di Itanium di prossima uscita. La notizia è stata resa nota grazie al manuale (scaricabile in formato pdf) della CPU Montecito , disponibile presso questa pagina, che informa gli utenti della triste novella. Per questo motivo, tutti coloro che acquisteranno un sistema basato sul prossimo processore Montecito potranno utilizzare software compilati per macchine x86 solamente grazie ad un emulatore .

L’emulatore, sempre di casa Intel, si chiama IA-32 EL (execution layer); è stato rilasciato per la prima volta nel 2004 e vanta, grazie ai quasi due anni di vita, un ottimo rodaggio. “IA-32 EL fornisce le migliori prestazioni e la più grande flessibilità per tutte le applicazioni a 32 bit che girano su Itanium”, ha affermato Erica Fields, portavoce di Intel. “Con Montecito non abbiamo abbandonato la piattaforma x86, abbiamo solamente deciso di spostarla al di fuori del versante hardware”.

La scelta di emarginare il supporto alle applicazioni a 32 bit fa parte di una serie di operazioni, ben studiate da Intel, che hanno come obiettivo quello di far diventare il prossimo Montecito un processore per la fascia di mercato mainstream senza nessun legame (visibile e tangibile) con le piattaforme più basse. Secondo alcune testate giornalistiche straniere, la decisione di questo “abbandono” era già visibile nelle dichiarazioni risalenti al 2003, nelle quali Intel annunciava il suo primo software di emulazione.

Sempre nel manuale di istruzioni, è possibile trovare un’avvertenza che specifica la necessità di avere il supporto all’IA-32 EL per poter eseguire qualsiasi programma su Montecito. I sistemi operativi Microsoft Windows e quasi tutte le più grandi distribuzioni di Linux vantano la presenza dell’emulatore in questione e, stando ai dati dell’azienda, avrebbero velocità inferiori fino al 50% rispetto ai programmi nativi a 64 bit.

Dario Panzeri

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Pubblicato il 24 gen 2006
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