Lenovo, utili in crescita malgrado la crisi

Lenovo, utili in crescita malgrado la crisi

Le difficoltà di mercato e la contrazione globale delle vendite di PC non fermano il colosso cinese, che con caparbietà mantiene salda la sua posizione di leadership nel settore. L'acquisizione di Motorola? Poteva andare meglio
Le difficoltà di mercato e la contrazione globale delle vendite di PC non fermano il colosso cinese, che con caparbietà mantiene salda la sua posizione di leadership nel settore. L'acquisizione di Motorola? Poteva andare meglio

Nei giorni scorsi Lenovo

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ha pubblicato i dati relativi all’anno fiscale conclusosi il 31 marzo scorso, il 2015-2016. Il fatturato dichiarato, pari a 44,9 miliardi di dollari , risulta in calo del 3 per cento rispetto all’anno precedente, mentre nell’ultimo trimestre, a fronte di un giro d’affari di 9,1 miliardi di dollari la contrazione su base annua ammonta a -19 per cento.

Si tratta del primo rosso d’esercizio dopo 6 anni. Risultati imputabili, secondo alcuni analisti, alla diminuzione delle vendite di PC , comparto chiave del colosso asiatico, crisi mondiale di settore confermata anche dalle recenti analisi di mercato condotte da IDC e Gartner . La prima, infatti, ha stimato una contrazione del 10,6 per cento. Meno drammatica ma pur sempre vistosa, invece, la valutazione di Gartner , che ipotizza un calo di vendite dell’8,3 per cento. Se così fosse, Lenovo non sarebbe l’unica. Anche colossi del calibro di Microsoft e Intel , infatti, pare abbiano patito, e non poco, questa negativa congiuntura di settore.

Ma a riguardo l’azienda cinese smentisce: secondo le dichiarazioni rese da Yang Yuanqing, chairman e CEO di Lenovo, e ribadite dall’amministratore delegato della divisione italiana Mirko Poggi, il business nel settore PC, nonostante la crisi, è solido e il profitto stabile. Insomma, malgrado le sfide intestine e quelle esterne, secondo Lenovo i risultati non mancano e si concretizzano in una leadership consolidata nel comparto personal computer e in una apprezzabile quota di mercato nel settore tablet , con quasi 11 milioni di unità vendute durante l’anno .

A patire parzialmente sono però le vendite di personal computer nell’area EMEA, in cui si rileva sì una contrazione ma su un mercato che rappresenta meno di un terzo, il 27 per cento per la precisione, di quello globale. Sempre nell’area EMEA, invece, Lenovo guadagna posizioni nelle vendite di smartphone , merito soprattutto di mercati emergenti come quelli dell’Europa dell’Est, del Medio Oriente e del continente africano . Sullo sfondo di questo scenario a tinte chiaroscure incombe l’ acquisizione di Motorola di due anni fa : nonostante gli sforzi profusi per integrare il nuovo comparto mobile con quello esistente, non ha soddisfatto le aspettative .

Tra le dolci note, invece, il risultato dell’ultimo trimestre fiscale (gennaio 2016 – marzo 2016), che lascia intravedere un trend positivo giudicato promettente. A favorirlo, stando alle esternazioni della società asiatica, il massiccio intervento di ristrutturazione aziendale , che nel secondo semestre dell’anno scorso ha permesso di recuperare ben 690 milioni di dollari , di proteggere gli utili e aumentare il profitto ante-imposte del quarto trimestre fiscale portandolo a 193 milioni di dollari, l’86 per cento in più su base annua.

Insomma, al di là dei numeri e dell’interpretazione che se ne possa fare una cosa è certa: il mercato, anche per i colossi come l’azienda cinese, diventa ogni giorno che passa sempre più difficile e competitivo e ora, più che mai, occorre studiare strategie di alto profilo per affrontare la situazione e mantenere un equilibrio e medio e lungo termine.

Luca Barbieri

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Pubblicato il
30 mag 2016
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