Libertà musicale, Oboe cambia di nuovo ritmo

Libertà musicale, Oboe cambia di nuovo ritmo

La creatura di Robertson rilancia: ora si possono caricare tutti i file che si vuole per ascoltarseli poi ovunque in streaming. Funziona anche se si vuole accedere via wireless
La creatura di Robertson rilancia: ora si possono caricare tutti i file che si vuole per ascoltarseli poi ovunque in streaming. Funziona anche se si vuole accedere via wireless

Il servizio Oboe , genialata di quel Michael Robertson che ha dato vita a MP3.com e MP3tunes prima di lanciare Linspire , è pronto ad alzare la posta del confronto con le piattaforme multimediali online. Distintosi come archivio online musicale – con capacità di streaming di contenuti audio personali – si appresta a rinnovare la sua strategia commerciale.

Gli utenti ora possono disporre gratuitamente di tutto lo spazio online che desiderano e, grazie all’ Oboe Sync software , uplodare la propria musica senza restrizioni , se non quella di non superare i 10 MB per singolo file. Da qualsiasi accesso online, poi, tramite il sito ufficiale e l’interfaccia AJAX si può fruire del proprio archivio in streaming a 192 kbps.

“Ha molto più senso archiviare in sicurezza la tua musica online e sincronizzarla o ascoltarla in streaming ovunque tu voglia, ed è questo che Oboe rende possibile”, aveva dichiarato Robertson al lancio di Oboe. Il concetto di fondo rimane quello. “Questo servizio permette alle persone di accedere alle proprie collezioni musicali da ogni luogo. E di fatto ci stiamo muovendo verso un mondo dove l’archiviazione è economica come l’acqua; per questo abbiamo deciso di rendere lo spazio online gratuito”, ha sottolineato recentemente il gran capo del progetto. Tutto questo è possibile, ovviamente, grazie alla pubblicità , che accompagnerà quotidianamente ogni sessione degli utenti.

Il servizio Premium, invece, strizza l’occhio al passato – almeno per quanto riguarda le tariffe. Con un abbonamento annuale di 39,95 dollari si ha diritto a tutti i servizi base, arricchiti di qualche interessante novità. Ogni singolo file da uploadare può raggiungere una dimensione massima di 50 MB, invece che 10 MB. L’archivio online, inoltre, è accessibile non solo tramite browser ma anche attraverso dispositivi portatili e wireless come ad esempio il Nokia 770. Allo stesso tempo è possibile effettuare il back-up delle proprie tracce audio iTunes.

Grazie all’ubiquità della banda larga e ad alcuni piccoli interventi tecnici, Robertson ha assicurato che la sua piattaforma è totalmente legale perché abilita solo l’uploading di tracce audio. Insomma, si comporta come un archivio simile a Gmail e Xdrive di AOL. È evidente che l’eventuale circolazione senza confini dei dati di accesso alla musica caricata non può che essere responsabilità dei singoli utenti…

Dario d’Elia

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Pubblicato il
14 feb 2007
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