L'odissea del cybernegozio italiano

L'odissea del cybernegozio italiano

Le frodi, le carte di credito, i rapporti con le banche, le consegne: sono mille i problemi degli operatori dell'e-commerce italiano di cui si parla poco. Una testimonianza
Le frodi, le carte di credito, i rapporti con le banche, le consegne: sono mille i problemi degli operatori dell'e-commerce italiano di cui si parla poco. Una testimonianza


Roma – Gent.le Redazione, seguo da molto tempo il Vostro sito e non posso esimermi dal farvi i complimenti sapendo bene cosa significhi gestire e aggiornare costantemente un sito del genere. Vengo subito al dunque di questa mia.

Sono il responsabile Tecnico e cofondatore di una società di commercio elettronico che, in quasi due anni di attività, è arrivata con dura fatica e con tanta fantasia a raggiungere uno dei primi posti nel settore in cui opera in Europa.

Dal nulla abbiamo creato tutto, dimostrando che a volte un’idea e tanta determinazione vale molto di più di tante infrastrutture vendute chiavi in mano ormai da decine di aziende. Detto questo passo ad esporvi la mia questione.

Cercando in rete ho riscontrato che praticamente nessuno affronta il problema delle carte di credito dalla parte dei merchant. Attualmente lavoriamo con Banca XXXX (che si appoggia ad SSB) ma nel passato ho avuto modo di lavorare con Banca XXXX riscontrando i medesimi problemi:

– frodi
– storni senza averne titolo (il più colossale è quello di un ordine che non abbiamo mai incassato perchè inesistente)
– ritardi nei pagamenti
– server di pagamento costantemente con problemi (divertente il caso in cui per un problema di routing di SSB alcuni provider erano letteralmente tagliati fuori dal sistema di pagamento)

La lista sarebbe veramente lunga… ho decine e decine di pagine di documentazione e fax spediti per segnalare malfunzionamenti.

Un anno fa, perplesso di tutti i problemi tecnici legati al tutto, decisi di contattare, pescando a caso nella lista delle aziende che usufruivano del mio stesso servizio che compariva (ora stranamente è sparita) sul sito di SSB, alcuni indirizzi e mi misi a scrivere chiedendo se eravamo gli unici a riscontrare questi problemi visto che la nostra banca ci liquidava sempre dicendoci appunto che eravamo gli unici a lamentarci.
Con mia amara delusione scoprii che non ero l’unico ad avere problemi con tutto il sistema.

Di lì a poco ricevetti una telefonata dell’allora responsabile della mia banca per l’ecommerce dove mi si ammoniva dal continuare tale atteggiamento pena il perseguimento da parte dell’ufficio legale (io ero piuttosto tranquillo visto che avevo solo reso partecipi altri colleghi dei dati in mio possesso che non SONO MAI STATI SMENTITI dalla mia Banca tantomeno da SSB).

È passato poco più di un anno…. le cose non sono cambiate, ora la mia banca non risponde neanche più a miei fax di chiarimenti (sempre accompagnati da esauriente documentazione) suppongo perchè non sappia cosa scrivere, ma alla fine del mese si prende una bella percentuale su quanto abbiamo fatturato.

Si fa tanta pubblicità all’ecommerce ma possibile che mai nessuno parli un attimo delle magagne?

Conosco molta gente che aveva deciso di intraprendere questa strada e che ha dovuto chiudere perchè sommersa da queste problematiche e dai costi che comportava gestirle (io sono un tecnico e i problemi posso risolvermeli da me ma non credo che le aziendine “familiari” possano affrontare tali spese nonchè non è pensabile ogni volta che si presenta un problema dover ricorrere all’avvocato per avere una misera risposta che dovrebbe essere dovuta).

Ecommerce, grande cosa, permetterebbe la creazione di nuovi posti di lavoro, ridurrebbe i costi finali al pubblico… ma se il panorama italiano resta questo andrà tutto sicuramente a morire…… Cambiare servizio? Per andare dove?

Ho come l’impressione che in Italia siamo anni luce da quanto succede, non dico in USA, ma solamente in Europa (basti pensare che in Italia non è possibile avere un manuale su come vengono fatti storni e chargeback perchè “segretissimo”, cosa alquanto buffa se si pensa che negli USA la stessa VISA lo fornisce gratuitamente a chi ne fa richiesta).

E tutti parlano della new economy, si stanziano milioni di Euro per sovvenzioni a destra e a manca ma nessuno controlla le infrastrutture.

Il mio lavoro non lo faccio più…o meglio…passo il 90% del mio tempo a risolvere i problemi legati alle carte di credito…..

Vi segnalo una ML (SOSMerchant) su Yahoo per chi, del settore, volesse approfondire e condividere con i colleghi i problemi che ha per cercare di sopravvivere nel maremagnum della burocrazia telematica e non:

http://it.groups.yahoo.com/group/SOSmerchant/

Con tutta la mia stima
Mauro Fontana
ItalianHeels.com
Technical Administrator
(uno dei tanti che pensava di fare l’imprenditore e che invece è diventato un controllore!)

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Pubblicato il
17 apr 2002
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