Longhorn abbraccia Itanium con riserva

Longhorn abbraccia Itanium con riserva

Se con l'ultima versione di Windows Server Microsoft ha snobbato Itanium, il colosso ha ora annunciato ufficialmente che il chippone a 64 bit di Intel sarà supportato da Longhorn Server. Ma solo in certi ambiti applicativi
Se con l'ultima versione di Windows Server Microsoft ha snobbato Itanium, il colosso ha ora annunciato ufficialmente che il chippone a 64 bit di Intel sarà supportato da Longhorn Server. Ma solo in certi ambiti applicativi


Redmond (USA) – Nelle scorse ore Microsoft ha confermato che Longhorn Server, atteso sul mercato fra un paio d’anni, supporterà i processori Itanium di Intel. Tale supporto sarà però limitato a specifiche edizioni del sistema operativo indirizzate alle applicazioni più gravose o mission critical, quali grandi database, customer relationship management (CRM) e software scientifico.

“Longhorn Server per Itanium non verrà indirizzato a tutti i carichi di lavoro”, ha affermato un portavoce di Microsoft, precisando poi che tale versione non girerà sui server dedicati a file, stampa, siti web, Windows Media Services e Windows SharePoint Services. In tali ambiti, infatti, Microsoft sostiene che il rapporto prezzo/prestazioni di Itanium non può ancora competere con quello dei processori x86 a 32 e 64 bit. Va inoltre sottolineato come Itanium, essendo basato su di un’architettura del tutto differente da quella x86, possa far girare le applicazioni per PC solo in emulazione.

Del resto anche Intel, lo scorso anno, aveva ammesso che il suo chippone stava faticando non poco ad uscire dal mercato di nicchia dei grossi server multiprocessore. All’epoca in cui il chipmaker californiano sviluppò, insieme ad HP, la tecnologia alla base di Itanium, nessuno prevedeva che nel giro di pochi anni i processori per PC avrebbero compiuto un tale balzo nel mondo enterprise. Il recente arrivo delle istruzioni a 64 bit e delle architetture dual-core non ha fatto che rafforzare ulteriormente la posizione sul mercato server dei chip x86: basti vedere il successo che sta riscuotendo AMD con il proprio Opteron.

Le politiche commerciali di Microsoft, inclusa la scelta di non rilasciare una versione Itanium di Windows Server 2003 R2, non fanno dunque che riflettere quella che è la situazione del mercato. Ma almeno in ambito aziendale il mondo non si chiama solo Windows: Itanium è infatti attualmente supportato sia dalle distribuzioni Linux di classe enterprise sviluppate da Novell e Red Hat che dal sistema operativo HP-UX. Queste stesse aziende fanno parte dell’Itanium Solutions Alliance recentemente annunciata da Intel per promuovere la propria piattaforma IA-64.

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Pubblicato il
6 set 2005
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