Longhorn in fuga su Internet

Longhorn in fuga su Internet

Dal quartier generale di Microsoft negli scorsi giorni è trapelata una nuova versione preliminare di Longhorn, il successore di Windows XP, che mostra i progressi fatti da Microsoft nello sviluppo del suo prossimo OS desktop
Dal quartier generale di Microsoft negli scorsi giorni è trapelata una nuova versione preliminare di Longhorn, il successore di Windows XP, che mostra i progressi fatti da Microsoft nello sviluppo del suo prossimo OS desktop


Roma – Negli scorsi giorni ha fatto la sua comparsa su Internet una nuova versione spuria di Longhorn, nome in codice della prossima major release di Windows destinata a rimpiazzare, entro tre anni, Windows XP su notebook, personal computer e workstation.

Microsoft ha già confermato che la versione di Longhorn “a zonzo” per Internet è una build ufficiale, la 4008, ed è apparsa per la prima volta su alcuni canali di IRC.

Questa nuova versione non introduce novità sostanziali rispetto alle prime alpha apparse sulla Rete, tuttavia mostra i progressi fatti dal big di Redmond nel tentare di migliorare la gestione dei file, l’interfaccia utente e il motore di ricerca alla base del suo prossimo sistema operativo.

Anche in quest build manca ancora quella che dovrebbe essere la maggiore novità di Longhorn: il nuovo file-system WinFS, acronimo di Windows Future Storage. Questa mancanza, insieme alle poche novità integrate nelle prime versioni preliminari del nuovo Windows, contribuirono lo scorso anno ad alimentare le voci riguardanti l’imminente rilascio, da parte di Microsoft, di un ipotetico Windows XP Second Edition: voci poi definitivamente smentite dallo stesso big di Redmond, il quale ha assicurato che l’unico sistema operativo desktop di futuro rilascio sarà Longhorn.

Rispetto alla precedente versione trafugata, la build 3683, questa nuova release di Longhorn porta con sé numerose – anche se non eclatanti – novità. Prima fra tutte un nuovo setup che, secondo gli esperti, è in grado di installare il sistema in meno di 20 minuti, contro i 45-60 minuti tipici di Windows 2000 e XP.

In attesa dell’introduzione del nuovo file-system WinFS, che porterà in Windows una tecnologia basata su SQL Server per l’archiviazione, l’accesso e l’indicizzazione di file e documenti, Microsoft sembra voler dapprima costruire i controlli e i servizi che andranno ad interfacciarsi alle nuove funzionalità del futuro file-system. In questa nuova versione di Longhorn si trovano ad esempio due nuove funzioni, chiamate “Windows Future Storage Services” e “Windows Storage Full-Text Index” che introducono modalità di ricerca più sofisticate e strumenti per l’organizzazione delle informazioni non disponibili sulle attuali versioni di Windows.

Altre funzionalità, come la cartella “My Pictures & Video”, sembrano pensate per facilitare la catalogazione di foto e video attraverso filtri che tengono conto di attributi come tipo, oggetto, categoria e anno di creazione. Una cartella simile esiste anche per la musica e qui, come attributi per l’ordinamento, si trovano album, artista, genere, traccia e playlist.

Tra le nuove capacità di archiviazione offerte dal motore SQL alla base di WinFS vi è la cartella “My Contacts”, che l’utente può eventualmente utilizzare come database centralizzato per la memorizzazione dei contatti: una funzionalità per certi versi molto simile all’Address Book introdotto da Apple in Mac OS X.

Per conoscere tutte le altre novità di questa build di Longhorn è possibile leggere la recensione pubblicata sul sito Winsupersite.com, dove è disponibile anche un certo numero di screenshot.

Come si è detto in passato, Longhorn fornirà agli utenti funzionalità di raccolta e filtraggio di chiamate vocali e messaggi di e-mail, unite alla capacità di rispondere in automatico quando non si è al computer. Da questo lato, dunque, Longhorn estende ancor di più, rispetto a quanto già non faccia Windows XP, il supporto a metodologie d’utilizzo del PC che prevedono connessioni permanenti e a larga banda.

Microsoft assicura poi che il nuovo Windows sarà in grado di organizzare intelligentemente l’agenda di un utente, specie in ambiti collaborativi, o fare in modo che la videoconferenza divenga il metodo di comunicazione più facile, potente e immediato per gli utenti aziendali.

Sul lato della sicurezza e della privacy, vi saranno tutte le funzionalità svelate da Microsoft in seno al progetto Palladium, e dunque criptazione dei dati, supporto ai codici di identificazione hardware, filtri anti-spamming, firewall, software firmato digitalmente e meccanismi di protezione per e-mail e pagine Web.

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Pubblicato il 5 mar 2003
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