Mac-like/ Apple risponde su tutti i fronti

Mac-like/ Apple risponde su tutti i fronti

di Lucio Bragagnolo. Si è chiuso uno dei migliori Macworld di sempre. Apple ha soddisfatto molte aspettative e ha ottimi prodotti, ma si prepara l?offensiva degli smemorati
di Lucio Bragagnolo. Si è chiuso uno dei migliori Macworld di sempre. Apple ha soddisfatto molte aspettative e ha ottimi prodotti, ma si prepara l?offensiva degli smemorati


Web – Akamai, la società che ottimizza i collegamenti Internet di Apple, ha dichiarato che il discorso di apertura di Steve Jobs al Macworld di San Francisco è stato il più visto della serie su Internet, con un picco di 35.407 spettatori contemporanei e di 5,3 gigabyte per secondo di video.

Jobs ha risposto all?attenzione e alla curiosità del Macworld più visitato di sempre con una raffica di prodotti da interessanti a eccezionali; e soprattutto con una strategia chiara non solo per superare le difficoltà contingenti ma anche per guardare avanti e seguire una strada coerente e, più che prevedibile, affidabile per l?utenza.

Eppure, anche se sono passate neanche cento ore dalla chiusura del Macworld, c?è già un ostacolo all?orizzonte: l?annuncio dei risultati finanziari trimestrali. Gli analisti e i commentatori smemorati si preparano in maggioranza all?ennesimo lancio di pessimismo un tanto al chilo sul futuro di Apple.

Eppure un?analisi obiettiva potrebbe dare risultati diversi. Riflettiamo: Apple è giunta a Macworld con alcuni problemi. Il mancato successo del Cube, la bufala dei megahertz (che non esiste, tecnicamente, ma nell?immaginario generale ha dimostrato di contare), l?enigma di Mac OS X e l?assenza di una strategia dichiarata a parte l?essere vincenti nel design e nell?offrire integrazione (un iMac, nel suo complesso, è molto più semplice e gradevole da usare di qualunque Wintel a basso costo).

Sono arrivate risposte convincenti e interessanti a tutto. Jobs aveva promesso megahertz e sono arrivati; al mancato successo del Cube risponde una macchina assolutamente straordinaria come il PowerBook G4 Titanium , primo portatile al mondo con case esterno interamente in titanio (Ibm ha solo ?covers?), l?11% più sottile di un Sony Vaio ma con uno schermo da 15,2 pollici e un lettore Dvd incorporato; Mac OS X è finalmente maturo e c?è una data precisa di uscita (il 24 marzo).


Soprattutto è arrivata una strategia: il Digital Lifestyle. I minus habentes che pensavano a iMac come un computer che si vende solo perché è colorato non hanno mai preso in considerazione iMovie, programma per creare filmati casalinghi non potentissimo ma facilissimo; e iMovie ha fatto vendere una quantità enorme di iMac. La gente non vuole sapere, del proprio computer, più di quanto sappia della propria videocamera. Vuole creare film rapidamente e semplicemente.

Questo concetto, applicato agli Mp3 e soprattutto ai Dvd, ha portato Apple a sfoderare una linea completa di software analogo a iMovie: non potentissimo ma semplicissimo, con pacchetti professionali dietro per chi vuole fare sul serio.

Se il concetto funzionerà, la gente comincerà a comprare G4 per farsi i Dvd in casa, mica per il suo controller Ide o per il Maxbus, e i conti di Apple si raddrizzeranno alla grande.

Già, i conti. Più o meno nel momento in cui appare questo articolo Apple presenterà risultati finanziari sostanzialmente negativi. Lo si sa da settembre (per bocca di Apple) e si sa anche il perché: per liberare il mercato dalle macchine vecchie, vendendole a prezzo d?occasione, e fare spazio a quelle nuove.

Scommettiamo che tanti espertoni faranno finta di dimenticarsene e usciranno con titoli-scandalo, parlando il peggio possibile di Apple, come se tutto fosse una novità di mezz?ora fa? E il fatto che Apple abbia inventato un lettore ottico assolutamente innovativo, in grado di leggere e scrivere sia Cd che Dvd, tornerà sotto silenzio.

Lucio Bragagnolo

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Pubblicato il
18 gen 2001
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