Washington (USA) – Il “buon senso” potrebbe consentire l’individuazione di alcune restrizioni per le operazioni di mercato e questa potrebbe essere, secondo alcuni commentatori americani, la “chiave di volta” del processo antitrust contro Microsoft . Nelle scorse ore, infatti, l’azienda ha palesato ancora una volta la propria assoluta contrarietà ad ogni ipotesi di smembramento in più compagnie, ma ha ventilato la possibilità che alcuni “ragionevoli limiti” di mercato potrebbero invece costituire la strada alla risoluzione del procedimento.
Come noto, in attesa delle ultimissime fasi del processo antitrust, rappresentanti dell’azienda e del ministero della Giustizia nonché dei 19 stati federali americani che costituiscono l’accusa, si stanno incontrando alla ricerca di una via per la soluzione del caso, come largamente auspicato dal presidente del tribunale giudicante, Thomas Penfield Jackson.
La “mossa” di Microsoft, “formalizzata” in un messaggio di posta elettronica inviato da un rappresentante dell’azienda ad un parlamentare statunitense, viene letta come un’apertura che potrebbe scuotere i due “fronti” che, fino a questo momento, sono apparsi decisamente distanti. Ma si saprà soltanto nei prossimi giorni se questa direzione sarà ritenuta accettabile dai legali del fronte d’accusa.