MS torna sul riconoscimento della scrittura

MS torna sul riconoscimento della scrittura

Il big di Redmond annuncia il finanziamento di un progetto universitario per lo sviluppo di un sistema avanzato di riconoscimento della scrittura; gli analisti sostengono che tra gli obiettivi vi sia anche il multi-touch
Il big di Redmond annuncia il finanziamento di un progetto universitario per lo sviluppo di un sistema avanzato di riconoscimento della scrittura; gli analisti sostengono che tra gli obiettivi vi sia anche il multi-touch


Providence (USA) – Il prossimo confronto tecnologico fra Microsoft ed Apple si giocherà sul campo delle interfacce di nuova generazione. L’azienda di Redmond, dopo aver confermato, la settimana scorsa, che i nuovi Origami mobile-pc non avrebbero integrato la suddetta tecnologia, ha voluto giocare all’ultimo momento la carta della Brown University .

Il famoso ateneo, infatti, è considerato uno dei poli avanzati del “riconoscimento digitale della scrittura”. Grazie ad un finanziamento di circa 1,2 milioni di dollari, un team di ricercatori per tre anni si concentrerà nello sviluppo di un applicativo avanzato che permetterà di interpretare simboli e testi più complessi – scritti a mano – per far fronte alle esigenze di settori più professionali come la matematica, la chimica, la musica e l’arte.

Oltre alle migliori capacità interpretative , la piattaforma dovrà disporre di rinnovate funzionalità di interazione. Sebbene Microsoft non abbia fornito ulteriori dettagli, numerosi analisti sono convinti che sia il multi-touch l’elemento chiave per il futuro – con un chiaro riferimento a studi come quelli condotti da Jeff Han . Attualmente le penne ottiche in sinergia con le tavolette digitali permettono un riconoscimento della scrittura piuttosto basilare, ma domani gli utenti potrebbero avvalersi di elementi di interazione che agiscono in base al livello di pressione eseguito e particolari combinazioni di movimenti.

Non a caso gli osservatori sono molto incuriositi dal gran lavoro che Apple ha realizzato negli ultimi anni. L’ultimo brevetto depositato nel settembre del 2005, infatti, si chiama “Operation of a computer with touch screen interface”. La descrizione fa un chiaro riferimento all’utilizzo di sistemi touch-screen con rinnovate capacità di interazione, e alla disponibilità di funzionalità superiori alle normali tastiere.

Fra gli esempi citati balzano subito agli occhi le potenzialità dell’interfaccia virtuale: una soluzione che nasconde al suo interno elementi di comando da gestire con pressioni e specifici movimenti della penna ottica. MacRumors , inoltre, ha evidenziato come l’estate scorsa Apple sia riuscita ad acquisire, senza troppo clamore, una piccola società specializzata nello sviluppo di periferiche multi-touch. FingerWorks , così si chiama questa azienda, aveva realizzato iGesture Pad , dispositivo che permette di utilizzare i gesti per interagire con i computer Mac. La strategia di Apple è ancora avvolta da mistero, ma l’unica certezza è che il multi-touch rappresenta la nuova frontiera. Non a caso il nuovo iPod Video disporrà proprio di un’interfaccia che renderà virtuale la mitica rotellina di gestione funzionale.

Microsoft ha tessuto le lodi della Brown University per i suoi studi nel riconoscimento della scrittura ma non ha voluto svelare che l’altro obiettivo della missione sembra essere rappresentato proprio dalle interfacce virtuali avanzate. “Questo centro è un esempio del tipo di ambiente di ricerca che guiderà lo sviluppo futuro”, ha dichiarato Richard Rashid, vice presidente di Microsoft Research. E in maniera quasi sibillina ha voluto aggiungere: “Il nostro impegno permetterà alla Brown e ai suoi studenti di sviluppare nuovi ed eccitanti progetti che faranno evolvere le funzionalità dei sistemi a penna digitale”.

Dario d’Elia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 22 mar 2006
Link copiato negli appunti