Nessuno può rubare dati dal QR Code del Green Pass

Nessuno può rubare dati dal QR Code del Green Pass

Nessuna app è in grado di leggere il QR Code del Green Pass al di fuori di VerificaC19, l'app ufficiale di validazione dei Certificati Verdi.
Nessuno può rubare dati dal QR Code del Green Pass
Nessuna app è in grado di leggere il QR Code del Green Pass al di fuori di VerificaC19, l'app ufficiale di validazione dei Certificati Verdi.

Non è raro imbattersi sui social in queste ore in una strana argomentazione contro il Green Pass (una delle tante), ossia il fatto che portarsi appresso il QR Code significa mettere a repentaglio i propri dati personali. Secondo quanti condividono questo teorema, infatti, una semplice app farlocca potrebbe scansionare il QR Code di chi lo esibisce e far propri tutti i dati personali ivi contenuti, fingendo quindi un’autenticazione del Green Pass e truffando il povero cittadino malcapitato.

Il sillogismo è noto: per dimostrare l’inutilità del Green Pass si cerca una qualche debolezza che renda stolto chi si affida a questo strumento. Ebbene, tutto ciò non è soltanto falso, ma è anche cosa ingenua ed estremamente facile da smentire (se mai dovesse tornare utile nella tua prossima disfida dialogica con un negazionista).

Nessuna altra app può leggere il Green Pass

Solo un’app è in grado di leggere il QR Code proprio del Green Pass: si tratta di VerificaC19, app ufficiale sviluppata allo scopo. Questa applicazione scarica quotidianamente specifiche chiavi di lettura che consentono di leggere il Green Pass: in assenza di tali chiavi, il QR Code si svela semplicemente come un elenco semi-casuale di caratteri privi di significato. Chiunque può fare la prova con il proprio lettore di QR Code: lo si punta sul Green Pass e si otterrà un codice come segue:

HC1:6BFOXN%TS3DHPV013J /G-/rYRVA.Q…
[piccolo estratto da un vero Green Pass]

Insomma: usare un’app arbitraria per estrapolare dati dal Green Pass non è possibile e chiunque sostenga il contrario non solo sbaglia, ma è anche poco informato. Il codice dell’app VerificaC19 è pubblico, il suo funzionamento è esplicitato nelle FAQ ed una semplice prova empirica sul QR Code può dimostrare che non vi sono specifici problemi di privacy in ballo. C’è un Garante per verificare queste cose e non saranno i social a mettere in piedi un processo probante contro la validità delle letture.

Il fronte no-Green Pass può sfoggiare importanti argomentazioni senza doversi appellare al falso. Dunque è importante confutare rapidamente teoremi privi di base logica, prima che la condivisione li porti ad essere talmente diffusi dal diventare mezze-verità percepite.

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Pubblicato il
28 lug 2021
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