NVIDIA vede Kepler ovunque

NVIDIA vede Kepler ovunque

La corporation californiana annuncia l'intenzione di fornire in licenza le proprie tecnologie e i propri brevetti ai produttori terze parti. Un modo per espandere il business, ispirato da ARM
La corporation californiana annuncia l'intenzione di fornire in licenza le proprie tecnologie e i propri brevetti ai produttori terze parti. Un modo per espandere il business, ispirato da ARM

NVIDIA intende infilare una GeForce in ogni dispositivo elettronico, e per farlo annuncia l’avvio di una nuova fase del proprio business basata sulla concessione in licenza di GPU, brevetti e relative tecnologie di supporto ai produttori di terze parti.

La corporation parla di un’espansione che va oltre il mondo dei PC del “visual computing”, vale a dire quel genere di tecnologia nata con lo sviluppo dei processori specializzati nel calcolo della grafica tridimensionale e poi evolutisi come componente di calcolo a tutto tondo in scenari HPC e GPGPU. Un’espansione che NVIDIA ha ovviamente intenzione di cavalcare scegliendo di dare in licenza quelli che tradizionalmente sono gli elementi chiave del suo business.

E visto che “non è pratico sviluppare componenti di silicio o sistemi per coprire ogni parte del mercato in espansione” del visual computing, NVIDIA ha scelto la strada già intrapresa da ARM nella speranza che i margini di guadagno restino alti nonostante un mercato delle GPU discrete per PC in apparente contrazione e un debutto nel mondo mobile (Tegra) al momento non particolarmente popolare.

L’avventura di NVIDIA nel mondo del licensing partirà con i core grafici basati sull’architettura Kepler – la stessa alla base delle più potenti GPU per PC presenti sul mercato destinate all’uso videoludico e non solo – assieme ai brevetti e tutte le tecnologie connesse.

NVIDIA assicura ai licenziatari la concessione di “tutti i design, gli aspetti collaterali e il supporto necessari a integrare i suoi potenti core grafici” nel rispettivi dispositivi elettronici. Considerando i tempi di design, test e sviluppo, la corporation indica il 2015 come l’anno in cui la nuova iniziativa darà i suoi primi frutti commerciali.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
19 giu 2013
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