Siamo entrati in una combinazione senza precedenti tra un crypto-inverno ed una forte instabilità macroeconomica. Non siamo noi a dirlo, ma Devin Finzer, CEO di OpenSea, dalle cui parole viene annunciato il licenziamento del 20% della forza lavoro del gruppo. “Un giorno difficile“, lo descrive Finzer: “ognuna delle persone che ci sta lasciando ha avuto un ruolo cruciale nel percorso di OpenSea“. La decisione, però, sarebbe stata inevitabile.
OpenSea licenzia
OpenSea è cresciuta con l’esplosione degli NFT, ma è al tempo stesso caduta con lo sgonfiarsi di quei crypto-asset che più di altri son sembrati vivere in una bolla. I cosiddetti Non-Fungible Token hanno fatto parlare molto di sé ma senza trovare applicazioni pratiche forti, vedendo anzi i valori crollare rapidamente ed il “minting” rallentare in modo decisamente prematuro. Sugli NFT son rimaste soltanto promesse ed a queste torna ora ad appellarsi il CEO del gruppo che più di ogni altro ha saputo cavalcare l’onda breve del primo hype.
Today is a hard day for OpenSea, as we’re letting go of ~20% of our team. Here’s the note I shared with our team earlier this morning: pic.twitter.com/E5k6gIegH7
— Devin Finzer (dfinzer.eth) (@dfinzer) July 14, 2022
Secondo il punto di vista di OpenSea, occorre essere attrezzati per affrontare gli alti e bassi del mondo crypto perché altri ce ne saranno ancora. Per poter superare questa strettoia particolare, però, occorre alleggerire i costi perché le conseguenze potrebbero altrimenti essere gravose: a farne le spese è il 20% dei dipendenti del gruppo, sacrificati sull’altare della resilienza come investimento per dare durata e prospettiva al mare aperto degli NFT.
Finzer sottolinea come superare la crisi possa aprire a grandi opportunità: soprattutto in momenti come questi, l’innovazione viene coltivata sotto la cenere ed è pronta a riemergere non appena ve ne saranno le condizioni. L’incertezza globale si è però sommata alla caduta di criptovalute ed NFT, il che impone maggiorata attenzione alle condizioni generali di sostenibilità economica e richiede interventi “difficili” che possano salvaguardare l’integrità finanziaria del gruppo. Le difficoltà, peraltro, son destinate ad emergere anche in altri gruppi quali Coinbase o Binance, ossia chi gestisce i wallet per la gestione privata dei cryptoasset acquistati sul mercato: il susseguirsi di fallimenti e licenziamenti è la punta emergente di un iceberg di problemi che per questione di fiducia si continua a descrivere come un semplice e temporaneo congelamento di opportunità.
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