San Jose (USA) – Annunciato da tempo , ieri Adobe ha finalmente rilasciato la nuova versione 7.0 del più popolare software di grafica per Mac e Windows: Photoshop. La nuova versione risulta particolarmente importante, al di là delle nuove funzionalità che introduce, per il fatto di supportare nativamente Mac OS X e offrire maggiore integrazione con Windows XP. Soprattutto per OS X, Photoshop 7.0 viene considerato da Apple come la killer application definitiva, il software che molti utenti di Mac attendevano con ansia per aggiornare il proprio sistema operativo.
Fra le maggiori novità di questa versione Adobe ha evidenziato il nuovo File Browser, con cui è possibile navigare fra i thumbnail con maggiore semplicità; il supporto al formato EXIF (Exchangeable Image File) delle videocamere digitali; l’Healing Brush, che semplifica il ritocco fotografico e permette di eliminare con facilità dalle immagini digitalizzate “impurità” come polvere, graffi, macchie ed altri artefatti; il Painting Engine, che consente all’utente di simulare una grande varietà di tecniche pittoriche.
Attraverso il plug-in Scripting Support Photoshop 7.0 è in grado di automatizzare tutte le più comuni operazioni, dalla manipolazione di singoli oggetti al controllo di documenti multipli. Questa funzione supporta i linguaggi AppleScript, JavaScript e Microsoft Visual Basic.
Accanto alle novità più in vista, Adobe sostiene che questa nuova versione di Photoshop include, dietro le quinte, una miriade di miglioramenti alle funzionalità già esistenti e un’ulteriore ottimizzazione del codice, sia per Mac che per Windows.
Photoshop 7.0, che sul mercato americano ha un prezzo di 609$ (149$ per l’upgrade da versioni recenti), arriverà in Italia il prossimo mese ad un prezzo ancora da stabilire.
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Non è chiaro
Vuol dire che se io trovo una foto su un sito dove non è presente:"il nome del fotografo o nel caso di fotografo che operi su commissione, il nome della ditta o del committente; la data dell'anno di produzione della fotografia; se trattasi di fotografia di un'opera, il nome dell'autore dell'opera"allora posso copiarla tranquillamente e pubblicarla sul mio sito?AnonimoRe: Non è chiaro
L'argomento è complesso e delicato; Vi consiglio di consultare il sito di una seria associazione di Fotografi Professionisti; la TAU Visual, autrice, peraltro di numerose richieste alle Istituzioni che hanno spesso portato chiarezza dove non c'era.http://www.fotografi.org/Cordiali saluti.Dr. Giuseppe Raimondihttp://giusepperaimondi.comAnonimoRe: Non è chiaro
- Scritto da: Giuseppe Raimondi> L'argomento è complesso e delicato; Vi> consiglio di consultare il sito di una seria> associazione di Fotografi Professionisti; la> TAU Visual, autrice, peraltro di numerose> richieste alle Istituzioni che hanno spesso> portato chiarezza dove non c'era.> http://www.fotografi.org/MA ci si puo' iscrivere CHIUNQUE?AnonimoRe: Non è chiaro
> MA ci si puo' iscrivere CHIUNQUE?perche' hai bisogno di un'associazione per scattare un po' di foto?AnonimoRe: Non è chiaro
E' ovvio che non sia chiarezza.In tutto l'articolo si legge tra le righe che se hai bisogno di maggiore chiarezza puoi rivolgerti all'autrice. Mi chiedo se alcuni punti siano lasciati nebulosi apposta: dare consulenze legali informatiche è il suo lavoro.Bah!AnonimoRe: Non è chiaro
Scusate per il trolling!Non volevo offendere nessuno!Ho fatto della dietrologia! :-|Anonimomateriale: si o no?
la foto di un ooggetto materiale è tutelata SI o NO allora?AnonimoRe: materiale: si o no?
> la foto di un ooggetto materiale è tutelata> SI o NO allora?nell'articolo leggo che se l'hai scattata tu allora e' tua, se lo hai fatto su commissione e' del tuo capo (sempre che tu non ti sia tenuto i diritti) ma se l'oggetto fotografato non e' pubblico allora si tratta di una riproduzione che ha bisogno di una autorizzazione.Anonimo"È da prendersi in analisi..."
"... È da prendersi in analisi anche una ipotesi ricorrente, ovvero la realizzazione di una fotografia su commissione. In tal caso, essendo la stessa il risultato di un adempimento contrattuale, il diritto esclusivo spetta al datore di lavoro..."Bene. Allora che se le scatti da se', le foto, anziche' chiamare un fotografo.AnonimoRe:
- Scritto da: Un fotografo> Bene. Allora che se le scatti da se', le> foto, anziche' chiamare un fotografo.Siccome è buona regola sottoscrivere sempre due righe di contratto o di condizioni di fornitura, è sufficiente aggiungere la postilla:"il fotografo si riserva la proprietà intellettuale dell'opera" o quant'altro si decide di pattuire tra le parti.In tal caso il problema è risolto.Le norme citate nell'articolo valgono infatti in assenza di pattuizioni specifiche tra le parti.AnonimoRe:
- Scritto da: Stefano> > > - Scritto da: Un fotografo> > Bene. Allora che se le scatti da se', le> > foto, anziche' chiamare un fotografo.> > Siccome è buona regola sottoscrivere sempre> due righe di contratto o di condizioni di> fornitura, è sufficiente aggiungere la> postilla:> "il fotografo si riserva la proprietà> intellettuale dell'opera" o quant'altro si> decide di pattuire tra le parti.> In tal caso il problema è risolto.> Le norme citate nell'articolo valgono> infatti in assenza di pattuizioni specifiche> tra le parti.Concordo. D'altra parte i professionisti veri nel settore sono pochi e se non sanno neppure difendere i propri diritti meritano di perderli.AnonimoRe:
La mia era ovviamente una provocazione.Perche' un "datore di lavoro", chiamamolo cosi', si rivolge ad un fotografo?Esistono due tipi di risposte:1° ipotesi: il "datore di lavoro" ha un'idea ben precisa in testa di come fare la fotografia, ma ha bisogno di una persona con buone conoscenze tecniche per realizzare concretamente l'immagine. In questo caso e' davvero il datore di lavoro, colui che ha la proprieta' intellettuale dell'immagine fotografica, mentre chi fa lo scatto e' solo un'esevutore di ordini.2° ipotesi: il "datore di lavoro" non ha la minima idea di come realizzare la foto dal punto di vista creativo (pur avendo magari approfondite conoscenze tecniche di fotografia). In tal caso si rivolge ad un fotografo creativo, che realizzera' per suo conto una fotografia che ha si' come punto di partenza le linee guida date dal "datore di lavoro", ma come punto di arrivo la sua personale visione creativa di tali linee guida. In questo caso, a mio avviso, la proprieta' intellettuale va automaticamente a favore del fotografo, a prescindere dalle condizioni contrattuali.E' quindi l'immagine in se' che fa la differenza, non chi la commissiona e nemmeno chi la realizza. Un buon fotografo, in teoria, e' (o dovrebbe essere) infatti capace di realizzare sia immagini caratterizzate da un forte impatto creativo personale, sia foto squisitamente tecniche ad uso e consumo di chi le commissiona (ad esempio per un catalogo descrittivo).Esistono, in sostanza, fotografi di maniera, che eseguono foto perfette dal punto di vista tecnico ma assolutamente insipide dal punto di vista creativo, e fotografi creativi, che danno ad ogni immagini che realizzano una propria personale e inconfondibile impronta. E tutt'e due. Ad esempio, Oliviero Toscani.- Scritto da: Stefano> > > - Scritto da: Un fotografo> > Bene. Allora che se le scatti da se', le> > foto, anziche' chiamare un fotografo.> > Siccome è buona regola sottoscrivere sempre> due righe di contratto o di condizioni di> fornitura, è sufficiente aggiungere la> postilla:> "il fotografo si riserva la proprietà> intellettuale dell'opera" o quant'altro si> decide di pattuire tra le parti.> In tal caso il problema è risolto.> Le norme citate nell'articolo valgono> infatti in assenza di pattuizioni specifiche> tra le parti.AnonimoESATTO
Se per esempio fermi un giapponese e gli chiedi di fare una foto alla tua famiglia, disponendo i parenti come vuoi tu e dicendogli esattamente cosa inquadrare, impostandogli i tempi, ecc...... il diritto sull'immagine è chiaramente tuo!Ti figuri, magari dopo due anni che hai pubblicato la foto sul tuo sito Internet, il giapponese che ti scrive e ti chiede i diritti?!!!Anonimoweb foto
Sono webmaster di un sito Internet amatoriale. Sono anche un appassionato di fotografie e sul mio sito ho esposte varie foto di paesaggi della mia città scattate da me con una macchina digitale.Qualche mese fa ho scoperto che altri siti, anche commerciali, utilizzano le mie fotografie sulle loro pagine senza avermene chiesto il permesso e in alcuni casi eliminando dalle foto il mio nome.Cosa posso fare?Considerando che non ho negativi (foto digitali) e non sono un fotografo professionista.GrazieLuca Di CarloAnonimoRe: web foto
- Scritto da: Luca Di Carlo> Considerando che non ho negativi (foto> digitali) e non sono un fotografo> professionista.In pratica, se non puoi provare che sono opera tua, non puoi opporti.Al limite l'unica cosa che forse puoi riuscire a provare è che gli altri hanno usato quella foto dopo che tu l'hai usata per primo, ma questo non significa che è tua.Rassegnati e gioisci che qualcuno abbia apprezzato un tuo lavoro (è una consolazione del cavolo, lo so, ma è l'unica che ti resta).AnonimoRe: web foto
Scusate, forse è una domanda del cavolo, ma se io sono in possesso di un supporto digitale che contiene diciamo, delle immagini di 2048 x 1600 pixel, non basta a dimostrare che le foto sono di mia proprietà, e non del sito che le espone a 320 x 200 pixel?AnonimoRe: web foto
Certo; come ho detto in un messaggio prima (che forse non hai fatto in tempo a leggere).Se loro non hanno altro che la foto ridotta... Sono davvero nei guai!Cordiali saluti.Dr. Giuseppe RaimondiAnonimoRe: web foto
La soluzione è abbastanza semplice: innanzitutto devi essere sicuro che quelle siano davvero le tue foto. Se è così, ti consiglio di metterti in contatto con gli autori del sito e "trattare" per un compenso equo.Tu puoi dimostrare la paternità delle foto perché la tua macchina mette dei dati di scatto (apertura e diaframma) e dei dati relativi alla data di scatto che vengono persi quando alteri la foto (come sicuramente avrai fatto per pubblicarla su Internet); quindi tu hai di fatto il negativo "originale". Inoltre, se hai mantenuto tutte le foto, tu hai la sequenza corretta delle singole foto; loro (se hanno rubato la foto) no; difficilmente potranno dimostrare di aver fatto quelle foto.Se sono persone ragionevoli, acquisteranno le tue foto (200-300 euro l'una) altrimenti, puoi tentare una causa legale... Valuta però prima la convenienza con un legale di tua fiducia.Cordiali saluti.Dr. Giuseppe Raimondihttp://giusepperaimondi.comP.S. Il fatto di non essere un professionista è irrilevante.AnonimoRe: web foto
Caro webmaster, secondo me questo sistema e' valido, sia per foto che per disegni:1) stampa le immagini con una buona stampante.2) infila le stampe in una busta chiusa e spediscitele al tuo indirizzo, meglio se con raccomandata con ricevuta di ritorno.3) appena ricevi la busta, conservala insieme alla ricevuta di ritorno. In caso di controversia tu hai la prova che quella foto l'hai scattata prima tu. Fa fede la data del bollo postale.Ovviamente conviene conservare anche gli originali digitali della macchina, non si sa maiUn'alternativa un po' piu' costosa ma certamente valida (conviene adottare tutt'e due se si sfruttano le immagini dal punto di vista commerciale) e' quella di depositare le foto anche nell'archivio SIAE, pagando una certa cifra (circa 150-180.000 lire). Fa fede anche in questo caso la data di deposito, e in caso di controversia la busta, sigillata, va aperta davanti al giudice, come per quell'altra.Ciao- Scritto da: Luca Di Carlo> Sono webmaster di un sito Internet> amatoriale. Sono anche un appassionato di> fotografie e sul mio sito ho esposte varie> foto di paesaggi della mia città scattate> da me con una macchina digitale.> Qualche mese fa ho scoperto che altri siti,> anche commerciali, utilizzano le mie> fotografie sulle loro pagine senza avermene> chiesto il permesso e in alcuni casi> eliminando dalle foto il mio nome.> > Cosa posso fare?> > Considerando che non ho negativi (foto> digitali) e non sono un fotografo> professionista.> > Grazie> > Luca Di CarloAnonimoP.S.: altre info
Ho trovato questo articolo su Giallo che addirittura dice che si puo' far bollare direttamente la stampa senza chiuderla in una busta:http://canali.giallo.it/canali/compint/7846.cgi- Scritto da: Stan Laurel> > Caro webmaster, secondo me questo sistema e'> valido, sia per foto che per disegni:> > 1) stampa le immagini con una buona> stampante.> 2) infila le stampe in una busta chiusa e> spediscitele al tuo indirizzo, meglio se con> raccomandata con ricevuta di ritorno.> 3) appena ricevi la busta, conservala> insieme alla ricevuta di ritorno. In caso di> controversia tu hai la prova che quella foto> l'hai scattata prima tu. Fa fede la data del> bollo postale.> > Ovviamente conviene conservare anche gli> originali digitali della macchina, non si sa> mai> > Un'alternativa un po' piu' costosa ma> certamente valida (conviene adottare tutt'e> due se si sfruttano le immagini dal punto di> vista commerciale) e' quella di depositare> le foto anche nell'archivio SIAE, pagando> una certa cifra (circa 150-180.000 lire). Fa> fede anche in questo caso la data di> deposito, e in caso di controversia la> busta, sigillata, va aperta davanti al> giudice, come per quell'altra.> > Ciao> > > - Scritto da: Luca Di Carlo> > Sono webmaster di un sito Internet> > amatoriale. Sono anche un appassionato di> > fotografie e sul mio sito ho esposte varie> > foto di paesaggi della mia città scattate> > da me con una macchina digitale.> > Qualche mese fa ho scoperto che altri> siti,> > anche commerciali, utilizzano le mie> > fotografie sulle loro pagine senza> avermene> > chiesto il permesso e in alcuni casi> > eliminando dalle foto il mio nome.> > > > Cosa posso fare?> > > > Considerando che non ho negativi (foto> > digitali) e non sono un fotografo> > professionista.> > > > Grazie> > > > Luca Di CarloAnonimoaltre informazioni
Salve... vorrei solo sapere se utilizzando per siti commericiali sfondi desktop si rischia ugualmente di incorrere in sanzioni.AnonimoRe: altre informazioni
> Salve... vorrei solo sapere se utilizzando> per siti commericiali sfondi desktop si> rischia ugualmente di incorrere in sanzioni.Se le immagini hanno il copyright (e come vedi dall'articolo ce l'hanno praticamente tutte) e tu non hai acquistato i diritti allora si.AnonimoRe: altre informazioni
.. ma se una foto (o nel caso in questione) un wallpaper viene modificato nei colori ed in alcuni particolari cambia qualcosa????AnonimoRe: altre informazioni
- Scritto da: Giulio> .. ma se una foto (o nel caso in questione)> un wallpaper viene modificato nei colori ed> in alcuni particolari cambia qualcosa????BAH secondo me NON DEVE ESSERE riconoscibile l'originale.AnonimoLinguaggio legale: bleah!
Che schifo, non si capisce un cazzo!AnonimoRe: Linguaggio legale: bleah!
Hai ragione, anch'io dopo aver letto l'articolo ne so quanto prima... anzi sono più confusa!AnonimoRe: Linguaggio legale: bleah!
- Scritto da: Silvietta> Hai ragione, anch'io dopo aver letto> l'articolo ne so quanto prima... anzi sono> più confusa!Ma dai!!! A me appare chiarissimo. Forse non va giu' a qualcuno il fatto di non potersi appropriare di foto scattate da altri :)AnonimoSoluzione semplice per dimostrare paternità
Mi domando perchè la SIAE non si occupa di istituire un database che raccoglie il "message digest" (come MD5) di fotografie ed altre opere? Per chi non sapesse, il digest è una stringa da lunghezza fissa che "riassume" un documento, basta un solo carattere modificato del documento per far cambiare tutto il digest.All'occorrenza, per dimostrare la paternità, basta interrogare il database, fornendo autore e titolo per ottenere la relativa data di deposito e il relativo digest entrambi certificati.Il servizio non dovrebbe costare più di poco in quanto il sistema non comporta affatto grossi costi di gestione, anzi semplifica molte cose.Potrebbe funzionare ed essere legalmente fattibile?AnonimoRe: Soluzione semplice per dimostrare paternità
mi spiace ma questa dei diritti sulle foto sara' difficilmente applicabile e se io prendo la foto e la ottimizzo per il web ?cambio il formato da jpg a gif o altro ?magari la riduco o ingrandisco ? (l'MD5 di cui parli andrebbe a quel paese in tutti questi casi )sto copiando la foto ? o creato qualcosa di nuovo ? mi punirete ? ...maperpiaceeeere inapplicabile e ritengo sia inutile legiferare a vanvera su cose che poi non si possono effettivamente far applicareo le leggi si fanno bene o niente (ma dal principio ...no dopo millenni di revisioni)AnonimoRe: Soluzione semplice per dimostrare paternità
- Scritto da: bgbg> mi spiace ma questa dei diritti sulle foto> sara' difficilmente applicabile Ci credo, la cosa è un pò complessa. Ma quello che ho proposto forse è meglio che avere il sistema di registrazione SIAE: non dovrei pagare tanto per registrare poche fotografie/documenti elettronici.> e se io prendo la foto e la ottimizzo per il> web ? Se voglio rivendicare la paternità della foto, notifico gentilmente il copiatore, inviandogli la foto originale e la certificazione di data registrazione del suo MD5. > cambio il formato da jpg a gif o altro ?La cosa non cambia molto, infatti l'analisi di equivalenza fra due documenti elettronici è un discorso diverso. Per esempio, se ho una immagine jpg originale registrata, posso dimostrare che: 1) tale immagine jpg l'ho registrata io 2) tale immagine è visivamente uguale all'immagine copiata in diverso formato Quello che conta è che ho potuto registrare una mia opera senza dover sostenere alti costi. Pensa un pò, le aziende arroganti registrano o brevettano ingiustamente le tue invenzioni perchè possono permettersi gli alti costi.> magari la riduco o ingrandisco ? (l'MD5 di> cui parli andrebbe a quel paese in tutti> questi casi )Non direi, ho la dimostrazione che il documento originale è mio. L'equivalenza dei documenti è ben altra cosa, ripeto!Inoltre, la SIAE t'impone un costo non indifferente per registrare una sola fotografia o un testo. Ti faccio un altro esempio, hai scritto un libro, te lo registri con il sistema MD5. Scopri un libro copiato nel contenuto per il 70%, spetta a te dimostrare che è stato copiato, la prova che l'originale è stato da te registrato ti aiuterà certamente!AnonimoPI - Si può dare di piu!
Contattate un altro consulente che vi scriva un articolo più chiaro. Capisco che la materia sia controversa e senza punti definitivi. Però questo articolo, per essere scritto da un consulente legale-informatico, mi pare dica poco o nulla di veramente utile.Insomma se la consulente sa, parli. Altrimenti meglio lasciare l'incombenza a chi può dare di più.AnonimoRe: PI - Si può dare di piu!
- Scritto da: Paolo> Contattate un altro consulente che vi scriva> un articolo più chiaro. Capisco che la> materia sia controversa e senza punti> definitivi. Però questo articolo, per essere> scritto da un consulente legale-informatico,> mi pare dica poco o nulla di veramente> utile.> Insomma se la consulente sa, parli.> Altrimenti meglio lasciare l'incombenza a> chi può dare di più. Sono perfettamente daccordo con te. Purtroppo la consulente sa ma non parla GRATIS. E' ridicolo come l'articolo getti semplicemente dubbi nei lettori rimandando a una richiesta all'autrice per avere le risposte. Io alla fine dell'articolo avrei messo un link ai siti free dove si possono trovare i veri approfondimenti, tipo quelli che sono stati pubblicati nei forum. O almeno avrei detto che era una partner di PI a scrivere, altrimenti non vedo come un articolo (e altri come questo della stessa autrice) che puo' essere paragonabile a una pubblicità della BSA possa essere finito su queste pagine.AnonimoBASTA CON QUESTI ARTICOLI
Scarsissimi questi articoli di consulenza legale. E non solo questo, è tutta la serie ad essere scrausa.Su questo forum è stato molto più chiaro Giuseppe Raimondi (Dr.). La prossima volta l'articolo fateglielo scrivere a lui!AnonimoRe: BASTA CON QUESTI ARTICOLI
Davvero!!!Meno male che non sono il solo a pensarla così, voglio vedere cosa faranno, se ci sposteranno tutti OT per tutelare la loro protetta.AnonimoRe: BASTA CON QUESTI ARTICOLI
- Scritto da: Claudio> Davvero!!!> Meno male che non sono il solo a pensarla> così, voglio vedere cosa faranno, se ci> sposteranno tutti OT per tutelare la loro> protetta.Caro Claudio, sono ore che intervieni su tutti i thread di questo forum anonimamente per ribadire sempre lo stesso infondato e volgare concetto (ed altri, infondanti e volgari anch'essi).Che ora ti metta persino a discutere le poche regole del forum, che sottoscrivi ogni volta che posti e che ti permette persino di denigrare senza filtri ed anonimamente il giornale che lo ospita, e' sinceramente... patetico.Su tutto il resto hai gia avuto piu volte risposte, che evidentemente non ti sono bastate e piaciute perche' non potremmo mai dirti quello che tu pensi, insinui e straparli ma che non e'.Ma vista l'insistenza con la quale lo fai questa si chiama comunemente "malafede".ciao...AnonimoRe: BASTA CON QUESTI ARTICOLI
- Scritto da: LucaSchiavoni> Caro Claudio, sono ore che intervieni su> tutti i thread di questo forum anonimamente> per ribadire sempre lo stesso infondato e> volgare concetto (ed altri, infondanti e> volgari anch'essi).In effetti devo ammettere che forse ho esagerato un po'!> Ma vista l'insistenza con la quale lo fai> questa si chiama comunemente "malafede".> > ciao...No ragazzi! Non dite così! Io voglio fidarmi di voi!!!AnonimoRe: BASTA CON QUESTI ARTICOLI
siete buoni solo a parlaremagari ci fosse chi collabora coi siti gratis e chi sarebbe sto raimondi ? proponesse qualcosa e anche tu chiacchierone nullafacende- Scritto da: Igor> Scarsissimi questi articoli di consulenza> legale. E non solo questo, è tutta la serie> ad essere scrausa.> Su questo forum è stato molto più chiaro> Giuseppe Raimondi (Dr.). La prossima volta> l'articolo fateglielo scrivere a lui!AnonimoRe: L'importante è comunicare
Ringrazio per l'apprezzamento nei miei confronti; cerco sempre, quando posso, di dare il mio contributo.Ritengo comunque che questo articolo, nel bene o nel male, abbia suscitato interesse e "generato" una serie di risposte e di commenti... Questo è utile; il fatto che siamo qui a comunicare ed a dirci quello che pensiamo ci dimostra che abbiamo ancora voglia di comunicare e di dire la nostra.Cordiali salutiDr. Giuseppe Raimondihttp://giusepperaimondi.comAnonimoBasta con il diritto di autore !!
Io propongo l'abolizione del diritto di autore.Possibile che quando mi noleggio una cassetta al Blockbuster devo sorbirmi 5 minuti di minacce nel caso duplicassi la cassetta o fischiettassi in pubblico la musica? Perche' devo sorbirmi 10 minuto di pubblicita' all'inizio della cassetta visto che io ho pagato per il noleggio del film senza pubblicita'?Possibile che se compro una musicassetta dello Zecchino d'Oro con canzoni di 30 anni fa me la fanno pagare 20 euro ?Possibile che se uno si sposa non e' proprietario delle fotografie del matrimonio e il fotografo gli nega i negativi?Io non ne posso piu'.SE VI SPOSATE NON ANDATE DA FOTOGRAFI CHE NON VI DANNO I RULLINI.AnonimoRe: Basta con il diritto di autore !!
- Scritto da: Centurion> Possibile che se uno si sposa non e'> proprietario delle fotografie del matrimonio> e il fotografo gli nega i negativi?C'e' molta disinformazione su questo aspetto, e anche molta leggerezza da parte degli sposini. Quando si va da un fotografo, e' bene sottoscrivere un contratto scritto nel quale il fotografo accetta di rinunciare alla proprieta' dei negativi.Comunque di solito in effetti i fotografi non cedono facilmente i negativi, e questo perche' essi sono la prova inequivocabile della proprieta' intellettuale delle foto (in pratica un master, esattamente come per una lastra per litografie).Del resto, che differenza fa se i negativi se li tiene lui o se se li tengono i due sposi? Tanto le ristampe costano uguali piu' o meno dappertutto. Inoltre il fotografo conserva con piu' diligenza i negativi. Senza contare che poi oggi e' possibile duplicare con ottimi risultati delle foto senza necessariamente partire dai negativi...Se e' per un problema di privacy, gli sposi sono in una botte di ferro. A parte il fatto che non c'e' nulla di riservato in un atto ufficiale come quello del matrimonio, il fotografo ha l'assoluto divieto di utilizzare le immagini per altri scopi che non siano quelli dell'archiviazione o delle ristampe...Ma forse sbaglio...AnonimoE chi tutela l'oggetto fotografato?
DOMANDA PER ASSURDO........Sono un contadino e un fotografo scatta una foto alla mia mucca al pascolo mentre la mucca ha un'espressione particolare, la foto piace e viene venduta a un prezzo considerevole e sfruttata commercialmente per promuovere un prodotto (es. il latte) la foto è tutelata perchè "artistica" ma la mia mucca ritratta no perche non è coperta da diritti d'autore. Se sulla mucca ci sono seduto io ma sono di spalle perciò non riconoscibile neanche io sono tutelato (diritto all'immagine) però fotografo guadagna allora perchè la siae non tutela anche me e la mia mucca (mia proprietà)? Quando viene registrata come opera artistica una foto sarebbe opportuno porre il vincolo di produrre anche la liberatoria persona titolare della proprietà dell'oggetto o dell'animale ripreso con l'obbligo della stampigliatura sulla foto della firma del titolare dei diritti fotografici/artistici sulla foto in modo che se la violazione è stata del fotografo e si riconosce la nostra proprietà possiamo rivalerci proprio perchè c'è l'intenzionalità di lucro continuativo perdurante e la volontà di appropriarsi dell'immagine di un bene altrui facndolo divenire in parte proprio (anche se solo nella immagine).Della serie i lati della medaglia non sono solo 2 ma cè anche un bordo che li tiene insieme.AnonimoLink è uso??
C'è differenza, ai fini della tutela giuridica, tra il copiare la foto (materialmente) sul mio sito e di lì pubblicarla e linkarla da dove si trova??Per quanto riguarda il web mi pare questo il problema: molti siti "vietano" anche di linkare le prorpie pagine, che dice al riguardo il legislatore?AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 16 04 2002
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