Redmond (USA) – Dopo un lancio nordamericano che Microsoft ha recentemente dipinto come “da record” , il big di Redmond svela ora i piani relativi allo sbarco di Xbox sul mercato giapponese. La nuova console verrà commercializzata nei negozi giapponesi a partire dal 22 febbraio prossimo al prezzo di 34.800 yen (circa 295 euro) con un corredo di 12 titoli realizzati dai maggiori produttori di videogiochi, quali Sega, Konami, Capcom, Tecmo e Microsoft Game Studios.
Sony si è preparata all’arrivo di Xbox tagliando, lo scorso settembre, il prezzo della Playstation 2 e portandolo a 35.000 yen (circa 297 euro), una cifra di un pelo più elevata rispetto al costo di Xbox, ma che rende bene l’idea di come Microsoft si stia muovendo con molta aggressività su di un mercato in cui sa di giocare fuori casa.
Per fare qualche confronto, in USA Xbox viene venduta a 299$ (circa 335 euro) mentre in Europa, dove è attesa il 14 marzo, costerà 479 euro, ben 184 euro in più rispetto al prezzo giapponese.
Come in USA, anche in Giappone il terzo avversario è rappresentato dal GameCube, lo scatolotto con maniglia che Nintendo commercializza al prezzo particolarmente competitivo di 25.000 yen (circa 212 euro).
Microsoft è la prima azienda americana – dopo 3DO, all’inizio dello scorso decennio – a tentare la scalata al mercato delle console da gioco. E se l’impresa appare di per sé già abbastanza ambiziosa in Occidente, la conquista del mercato giapponese si preannuncia un obiettivo ancor più arduo, una meta mai raggiunta da nessun produttore occidentale.
“Il Giappone è un mercato ostico, non tanto perché colossi come Nintendo, Sega e Sony giocano in casa, ma perché, rispetto all?occidente, è proprio diversa la cultura e la mentalità dei giocatori”, dichiarò lo scorso anno a Punto Informatico Andrea Giolito, product manager di Xbox Microsoft Italia. “Tanto per fare un esempio, Tomb Raider ha spopolato sia in Europa che, anche se in maniera meno eclatante, in USA, mentre in Giappone per farlo funzionare hanno dovuto trasformare Lara in una eroina in stile manga, con le treccine. Lo stesso vale per giochi come Halo: sarà un successone da noi, ma difficilmente lo sarà anche in Giappone”.
Consapevole di questo fatto, Microsoft si è preparata a questa sfida modificando il controller di gioco di Xbox – adattandolo alle mani dei giapponesi – e assicurandosi la collaborazione di quello che in patria viene considerato un vero e proprio guru del settore: Toshiyuki Miyata. Fino a poco tempo fa Miyata era il secondo in comando nella gestione dei team di sviluppo che producevano titoli per Sony in Giappone.
Ma le strategie di Microsoft per il mercato giapponese non si fermano qui. Altro segno di quanto Microsoft si sia data da fare affinché Xbox possa competere da vicino con le sue avversarie dagli occhi a mandorla è stata la creazione, la scorsa primavera, della divisione Xbox Japan , con sede a Tokyo: un’unità autonoma il cui obiettivo principe è quello di promuovere e sviluppare titoli pensati per il pubblico giapponese.
“Il nostro obiettivo riguardante Xbox è quello di definire il futuro dei videogiochi, e la nostra presenza in Giappone sarà essenziale per raggiungere un tale traguardo”, dichiarò all’epoca Gates. “Siamo estremamente entusiasti di lavorare su Xbox insieme agli autori di giochi giapponesi per aprire nuove strade alla creatività”.
Gli analisti sostengono che se anche Xbox dovesse generare un ben più modesto numero di vendite rispetto ai mercati occidentali, il prodotto potrebbe comunque essere giudicato un successo: l’isola del Sol Levante, da sola, rappresenta infatti circa un quarto dell’intero mercato videoludico.
“In nordAmerica Xbox è divenuta un fenomeno culturale che siamo certi si diffonderà in tutto il resto del mondo”, ha dichiarato Robbie Bach, Chief Xbox Officer di Microsoft. “Da una tale posizione di forza lavoriamo ora con i nostri partner giapponesi per sfruttare la crescente attesa del mercato nipponico per Xbox e per i suoi giochi”.
Secondo Microsoft, la stragrande maggioranza dei giochi che accompagneranno il lancio di Xbox sul mercato giapponese possiedono, infatti, le caratteristiche ideali per attrarre gli appassionati a livello internazionale e saranno, di conseguenza, localizzati nei diversi paesi. Il portafoglio di lancio include 12 titoli: Jet Set Radio Future (Sega), Dead or Alive 3 (Tecmo), Genma Onimusha (Capcom), Silent Hill 2 (Konami), Double S.T.E.A.L (Bunkasha), Air Force Delta II (Konami), Hyper Sports 2002 Winter (Konami), ESPN Winter X Games Snowboarding 2002 (Konami), Nobunagàs Ambition: Chronicles of Chaos (Koei), Nezmix (Microsoft), Tenku: Freestyle Snowboarding (Microsoft), Project Gotham Racing: World Street Racer (Microsoft).
Subito dopo il lancio saranno disponibili ulteriori giochi, con 22 titoli attesi nei negozi giapponesi entro la fine di marzo. In media, i titoli costeranno tra i 6.800 yen (circa 57 euro) e i 9.800 yen (circa 83 euro).
“L’impegno di Microsoft a favore del successo globale di Xbox è evidente dal supporto che i principali sviluppatori giapponesi di videogiochi le hanno offerto in un così breve arco di tempo”, ha osservato Ohura. “Stiamo collaborando con tali sviluppatori per creare giochi assolutamente innovativi, che possono essere realizzati esclusivamente su Xbox”.
Microsoft ha poi annunciato che 50.000 Xbox Special Edition saranno prodotte per festeggiare il lancio sul mercato giapponese; queste unità avranno un colore verde-nero con effetti traslucidi e un logo argentato con lettere nere. Oltre al normale adattatore AV e all’espansione AV compatibile con HDTV e Dolby Digital 5.1, la confezione della Special Edition conterrà un portachiavi argentato con incisi un numero di serie e l’autografo di Bill Gates, Chairman e Chief Software Architect di Microsoft. Il costo di questa edizione speciale della console avrà un prezzo identico alla versione tradizionale e, al pari delle altre, potrà essere prenotata nei negozi giapponesi a partire dal 2 febbraio.