Symantec non rallenterà l'uscita di Vista

Symantec non rallenterà l'uscita di Vista

Steve Ballmer, CEO di Microsoft, rassicura la stampa e gli investitori: le denunce di Symantec non fermeranno il cammino di Vista. Sul fronte sudcoreano, intanto, MS subisce lo stop dell'antitrust
Steve Ballmer, CEO di Microsoft, rassicura la stampa e gli investitori: le denunce di Symantec non fermeranno il cammino di Vista. Sul fronte sudcoreano, intanto, MS subisce lo stop dell'antitrust

Pechino – Il CEO di Microsoft , Steve Ballmer, ha approfittato di una conferenza sull’ICT svoltasi nella capitale della Repubblica Popolare Cinese per tornare sulla causa intentata da Symantec contro l’azienda fondata da Bill Gates. Rivolgendosi alla stampa ed agli investitori, Ballmer ha usato parole rassicuranti per sciogliere i dubbi degli astanti.

“La controversia legale non avrà nessun impatto sull’uscita di Windows Vista – ha dichiarato Ballmer – per ora aspettiamo solo di andare in tribunale e non voglio fare ulteriori previsioni.” Il timore di molti osservatori è che il caso Symantec contro Microsoft, legato ad una controversia sull’uso di tecnologie proprietarie per la gestione dei dischi rigidi all’interno dei sistemi operativi Windows di prossima generazione, possa mettere a repentaglio il rilascio dell’attesissimo Vista.

Symantec ha esplicitamente richiesto ai giudici che Microsoft non faccia uscire Windows Vista fino a quando il sistema operativo non verrà analizzato a fondo: i legali di Symantec sostengono che Microsoft abbia violato la proprietà intellettuale per via di alcune funzionalità inserite in Windows Vista. “Windows Vista è un concentrato d’innovazione”, ha affermato Ballmer di fronte ai colleghi di Pechino, “forse abbiamo messo troppa tecnologia tutta insieme”.

Sul fronte legale, Microsoft deve vedersela in queste ore con le decisioni dell’antitrust sudcoreano. È stato infatti respinto il ricorso del colosso informatico, già condannato per abuso di posizione dominante .

“Microsoft non condivide la decisione dell’antitrust sudcoreano ma la rispetterà”, hanno spiegato i portavoce dell’azienda, “la nostra posizione nei confronti delle norme del libero mercato continua ad essere rispettosa e pensiamo di aver avuto il massimo rispetto dei consumatori sudcoreani”. Per queste motivazioni, l’azienda statunitense non intende arrendersi e fa sapere che ricorrerà nuovamente contro la multa da 34 milioni di dollari decisa dalle autorità di Seoul.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 24 mag 2006
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