Ticketmaster: multa da 10 milioni per il caso CrowdSurge

Ticketmaster multata per il caso CrowdSurge

Dopo anni si chiude definitivamente la questione Ticketmaster-CrowdSurge: il gigante dei biglietti online pagherà un'ammenda da 10 milioni di dollari.
Ticketmaster multata per il caso CrowdSurge
Dopo anni si chiude definitivamente la questione Ticketmaster-CrowdSurge: il gigante dei biglietti online pagherà un'ammenda da 10 milioni di dollari.

Il gigante nella vendita dei biglietti online Ticketmaster e la sua parent company Live Nation pagheranno una sanzione da 10 milioni di dollari. Il motivo? L’aver assunto un ex dipendente del rivale CrowdSurge con l’obiettivo di sfruttarne le competenze (e le credenziali) per fare irruzione nella sua infrastruttura informatica e comprometterne il business.

Ticketmaster: sanzione da 10 milioni per il caso CrowdSurge

I fatti sono stati denunciati nel 2017 dopo la fusione di CrowdSurge con Songkick avvenuta due anni prima. L’ex dipendente responsabile della violazione è stato identificato in Stephen Mead, passato nel 2013 all’organico di Ticketmaster. Insieme all’allora dirigente Zeeshan Zaidi (anch’egli poi licenziato) ha allungato le mani su alcune informazioni riservate di CrowdSurge, incluse le statistiche relative agli artisti gestiti. Riportiamo di seguito in forma tradotta un estratto di quanto si legge nel comunicato sulla vicenda pubblicato nei giorni scorsi dal Dipartimento di Giustizia statunitense.

I dipendenti di Ticketmaster hanno ripetutamente e illegalmente effettuato accesso ai computer di un concorrente, senza autorizzazione e utilizzando password rubate, al fine di raccogliere in modo non consentito informazioni sul suo business. Inoltre, i dipendenti di Ticketmaster hanno sfacciatamente organizzato un summit rivolto a un’intera divisione in cui le password rubate sono state utilizzate per penetrare nei computer della società presa di mira.

Come già scritto nel 2015 è avvenuta la fusione tra CrowdSurge e Songkick. Quest’ultima è stata poi assorbita nel 2017 da Warner Music Group. L’anno successivo la causa legale si è conclusa con un accordo da 110 milioni di dollari e con il passaggio delle parti rimanenti di Songkick (quelle relative all’attività di bigliettazione) nelle mani proprio di Live Nation a fronte di un investimento economico mai reso noto. Questa la dichiarazione attribuita a un portavoce di Ticketmaster e affidata alle pagine del sito The Verge.

Ticketmaster ha licenziato sia Zaidi sia Mead nel 2017, dopo che la loro condotta è venuta alla luce. Le loro azioni hanno violato le politiche della società e non erano in linea con i nostri valori. Siamo lieti che la questione sia ora risolta.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il 2 gen 2021
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